Moto2, la sfida tra talento e sorprese

MotoGp

Francesco Berlucchi

Morbidelli e Luthi 2017 (foto: Getty Images)
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Morbidelli e Luthi sono separati solo da nove punti, la distanza minima da inizio stagione. Per il titolo la lotta è tra loro due, che il prossimo anno saranno compagni di squadra in MotoGP con la Honda. Segui il weekend di Aragon in diretta su Sky Sport MotoGP HD (canale 208) e su skysport.it con il Live-blog

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Morbidelli o Luthi? Luthi o Morbidelli? L’unica certezza, in una Moto2 ricca di talento quanto di sorprese, è proprio questa. Sono rimasti in due a contendersi il titolo della nuova classe di mezzo, quello che nessun pilota italiano ha mai conquistato fino ad ora. Li dividono nove punticini e nulla più: Franco e Tom, mai così vicini durante tutto il resto della stagione.  

L’esperienza dello svizzero contro la voglia dell’italiano di dimostrare il proprio valore al mondo intero. Perché «Luthi è un campione del mondo (classe 125, nel 2005) e il suo valore innalza il livello delle mie vittorie», ha spiegato Morbido. Lui, invece, il titolo iridato lo sta ancora inseguendo. Ma la sua crescita negli ultimi 14 mesi non ha eguali.

Per entrambi, il futuro si chiama MotoGP, come compagni di squadra nel Team Estrella Galicia VDS. Ironia della sorte, oppure no. Due storie molto diverse, quasi come lo stile di guida di Franco e di Tom.

La costanza sul podio ha portato Luthi a salirci 45 volte, recordman assoluto della Moto2. Dieci volte nelle prime tredici gare, in questa stagione. Un trend che spiega quei miseri nove punti che annullano, o quasi, il vantaggio che avrebbe potuto acquisire Morbido grazie alle sette vittorie già ottenute nel 2017.

Un altro mezzo record, perché più di Morbidelli in Moto2 sono riusciti a fare solo Johann Zarco (8 vittorie nel 2015) e Marc Marquez (9, nel 2012). Da quando esiste la Moto2, con sette successi in una stagione in un solo caso un pilota non ha poi vinto il Mondiale. Era il 2011, e quel pilota oggi corre il MotoGP. Con il numero 93.