Moto3-Moto2, GP Malesia: Mir-Morbidelli, il futuro è arrivato

MotoGp

Guido Sassi

Mir e Morbidelli 2017 (foto: Getty Images)

Franco Morbidelli potrebbe diventare campione del mondo Moto2 pochi giorni dopo la vittoria del titolo Moto3 da parte dello spagnolo Mir. I due talenti del motomondiale sono molto simili sotto molti punti di vista. La gara di Moto3 live domenica 29 ottobre alle 5.00, Moto2 alle 6.20 su Sky Sport MotoGP HD (canale 208) e Sky Sport 1 HD (canale 201)

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Al momento non hanno ancora in comune la vittoria del mondiale, ma Franco Morbidelli può recuperare sul neo iridato Moto3 Joan Mir già da questo fine settimana, per aggiungere un tratto comune in più al profilo dello spagnolo. Perché l’italiano e il maiorchino si somigliano più di quanto potrebbe rivelare una prima impressione: entrambi di carattere tranquillo e con i piedi per terra, entrambi vincenti non prestissimo nelle rispettive carriere, ma devastanti dal momento in cui hanno iniziato ad affermarsi.

Mir ha vinto il primo mondiale a 20 anni, Franco potrebbe riuscirci a 23. I rispettivi percorsi di avvicinamento, pur diversi, hanno permesso loro di maturare nei tempi dovuti, per farsi poi trovare al posto giusto nel momento giusto. Ragazzi che alle moto dedicano tutto, pur non dimenticando le proprie radici. Il maiorchino ama il surf e i roller: quest’ultimo è lo sport di famiglia, dal momento che il padre di Joan gestisce un negozio di pattini e skate nel centro di Palma de Maiorca. Franco, di madre brasiliana, è un discreto calciatore, ama la samba e porta la bandiera verde oro sul casco.

Entrambi hanno come riferimento assoluto Valentino Rossi: Joan per contrasto con Lorenzo, maiorchino come lui ma con cui non ha mai legato, pur avendo frequentato la scuola di moto di suo padre. Franco nel Dottore ha invece trovato il suo mentore: Vale è il campione che tramite la VR46, di cui Morbidelli è stato il primo talento, lo ha aiutato a concretizzare il suo grande potenziale.

Le strade di Mir e Morbidelli al momento non si sono ancora incrociate, e per un anno almeno sicuramente non si incontreranno, ma in questi due piloti stranamente così simili in molti vedono il futuro della MotoGP: un futuro da conquistare grazie a una forza serena e a due facce pulite.