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MotoGP 2017, il film della stagione: che duello Marquez-Dovizioso! Video e highlights

MotoGp

Claudio Barbieri

Riviviamo il Campionato che ha visto l’epilogo a Valencia con il trionfo di Marquez davanti a Dovizioso. Dalla partenza sprint di Viñales alla grinta di Rossi, fino alle battaglie senza esclusione di colpi tra il catalano della Honda e il pilota della Ducati: ecco tutta l’adrenalina della MotoGP 2017

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Marquez-Dovizioso, ma non solo. Il 2017 della MotoGP ha visto il serrato duello per il Mondiale tra lo spagnolo della Honda e l’italiano della Ducati, risoltosi solo a Valencia con il trionfo di Marquez. A Campionato finito, riviviamo le emozioni di una stagione che vede un Viñales deluso dopo un inizio sprint, un Rossi che ha lottato con l’instabilità della sua Yamaha e contro gli infortuni, una Ducati sempre più sul pezzo e un Pedrosa eterno piazzato. L’alternanza e i colpi di scena del 2016, con otto vincitori diversi, sono un lontano ricordo, ma l’adrenalina è stata versata a fiumi anche in questo Mondiale: ecco il film della stagione, con tutti i video e gli highlights

Viñales, un inizio da Top Gun

Pronti via e Maverick si conferma un fulmine sulla Yamaha, che sembra guidare da sempre. Vince in Qatar la gara iniziale, tenendo a bada un Dovizioso secondo per la terza volta consecutiva a Losail e un Rossi eterno, al podio numero 222 della carriera. Viñales si conferma a Termas de Rio Hondo, conquistando il GP di Argentina davanti al solito Valentino e a Crutchlow, volando in testa al Mondiale a punteggio pieno. Marquez, che in Sudamerica stava dominando la gara, vola per terra e si ritrova a -37 dalla vetta della classifica dopo appena due gare in cui non ha mai visto il podio. 

Il ritorno di Marquez lo sceriffo

Ad Austin, va in scena il solito copione: Marquez conquista la quinta vittoria di fila (con cinque pole e quattro giri veloci), riaprendo la lotta iridata grazie anche alla contemporanea caduta di un Viñales umano per la prima volta in stagione. Marc precede Rossi, per cui sono finiti gli aggettivi, con il Dottore che conquista il terzo podio consecutivo, che gli consente di portarsi in vetta al Mondiale. Marquez fa la formichina anche nella prima gara europea, a Jerez, dove resta dietro al compagno Pedrosa in un podio tutto spagnolo completato dalla Ducati di Lorenzo, rubando altri preziosi punti alla coppia della Yamaha, in difficoltà sul circuito andaluso con Viñales sesto e Rossi addirittura decimo. 

Le Mans, la scivolata di Valentino

In Francia, va in scena un duello fratricida per la prima piazza. All’ultimo giro, Rossi attacca Viñales a caccia della vittoria, ma scivola inesorabilmente e deve ritirarsi a pochi metri dal traguardo. Il ko francese costa a Valentino la testa del Mondiale, presa dal suo compagno di squadra che allunga anche su Marc Marquez, anche lui senza punti dalla trasferta di Le Mans. 

Dovizioso, che doppietta!

Reduce da un’intossicazione alimentare, il Dovi compie un’autentica impresa andando a vincere al Mugello davanti al caldissimo pubblico di fede rossa, che non vedeva la Ducati vincere in Italia dal 2009. Viñales e uno scatenato Petrucci completano il podio, su cui non salgono né Rossi né Marquez per la seconda volta consecutiva. Chi pensa a un fuoco di paglia di Dovizioso, resta deluso in Catalogna. Nella terra di MM93, l’italiano è praticamente perfetto e precede proprio i tre spagnoli Marquez, Pedrosa e Lorenzo, incalzando in classifica generale un Viñales decimo e ora distante appena 7 lunghezze nella corsa al Mondiale. 

Assen, a lezione dal professor Rossi

A 385 giorni dall’ultimo successo, Valentino torna a vincere una gara nel Motomondiale e lo fa nel circuito più leggendario, Assen, l’Università delle moto. Nonostante l’incertezza del meteo e una ruotata di Zarco che gli ha anche segnato la tuta, Rossi ha preceduto Petrucci e Marquez, con Dovizioso quinto che si va a prendere la vetta del Mondiale grazie alla caduta di un Viñales in crisi nerissima. Anche se i riflettori, per un giorno, sono tutti per il professor Rossi da Tavullia. 

Marc mette la freccia

Al Sachsenring si corre per il secondo posto, con Marquez che va a vincere il GP di Germania per l’ottava volta consecutiva e allo stesso tempo torna al comando della classifica con 129 punti seguito da Vinales a -5, Dovizioso a -6 e Rossi a -10. Passa un mese, i piloti vanno in vacanza, ma il risultato non cambia a Brno, dove Marc precede Pedrosa e Viñales grazie a una perfetta strategia nel cambio moto da bagnato ad asciutto che gli ha permesso di prendere il largo. Dovizioso finisce fuori dalla Top 5 per la seconda volta consecutiva e vede scappare il catalano della Honda .

Dovi dipinge due capolavori

Allo Spielberg, Dovizioso vince una gara alla Marquez contro Marquez. Nell’ultima curva, il 93 di Cervera stacca al limite e si inserisce davanti alla Ducati, ma non riesce a tenere la traiettoria e si vede sfilare a pochi metri dal traguardo, con tanto di gesto liberatorio dell’italiano, finalmente vincitore in un corpo a corpo. Due settimane più tardi a Silverstone, Dovi vince in rimonta (partiva dalla sesta piazza) liberandosi di Viñales, Rossi e anche di Marquez, che abbandona dopo 13 giri per la rtottura del motore della sua Honda e riconsegna la vetta del Mondiale proprio al numero 04 della Ducati. 

Lo strappo di Marc

Misano è completamente colorata di giallo e rosso, anche se il protagonista più atteso è sul divano di casa a mangiare tortellini con gli amici. Valentino Rossi è out dal GP che si corre a pochi km da casa per la terribile caduta mentre si allenava al Ranch con la moto da enduro e la conseguente frattura della tibia e del perone. A tenere alto l’onore azzurro ci pensano Dovizioso e Petrucci, che però si devono arrendere a uno scatenato Marquez, che con i 25 punti ottenuti affianca proprio il Dovi in classifica iridata. Il sorpasso avviene due settimane più tardi ad Aragon, quando il pilota della Ducati arriva settimo, in un podio tutto spagnolo comandato ancora dal 93. A prendere gli applausi più calorosi è però l’inarrivabile Valentino Rossi, in pista dopo appena 22 giorni dalla frattura di tibia e perone. Eroe. 

Dovi, Motegi come Borgo Panigale

Il trittico di gare in oriente si apre con il GP del Giappone, sulla pista di proprietà della Honda. Sotto una pioggia incessante, Marquez arriva all’ultimo giro in testa, con Dovizioso alle calcagna. L’italiano passa il rivale a tre curve dalla fine e resiste all’ultimo disperato assalto dello spagnolo, che anche questa volta deve inchinarsi a re Dovi, per di più su un circuito amico come quello di Motegi, che per una domenica assomiglia tanto a Borgo Panigale…

Dovi-Marc, botta e risposta: si decide tutto a Valencia

A Phillips Island, Marquez si rifà con gli interessi, complice anche una Ducati competitiva solo il venerdì. Il fenomeno di Cervera va a vincere davanti all’eterno Rossi (podio numero 191 in carriera nella top class) e a Viñales, sfruttando la giornata no di un Dovizioso in difficoltà e appena 13^ al traguardo. Un risultato che lo fa sprofondare a -33 e a rincorrere a Sepang, dove però estrae dal cilindro la sesta magia di questo 2017, vincendo grazie anche al supporto di un Lorenzo finalmente competitivo e tenendo matematicamente aperte (-21 da Marquez, 4^) le speranze iridate sino alla sfida finale in quel di Valencia

Valencia, due giri di follia: trionfa Marquez

Marquez conquista la pole numero 73 e gestisce senza particolari problemi la prima metà di gara, restando diligentemente dietro a Zarco, con Dovizioso che non riesce a liberarsi di Lorenzo, nonostante i palesi ordini di scuderia che arrivano dal box Ducati. Nel finale in un paio di giri succede di tutto: il catalano della Honda effettua un salvataggio miracoloso ed evita una caduta già certa, poco dopo invece è il Dovi a finire nella ghiaia nel tentativo disperato di rimonta. Finisce così l'inseguimento del ducatista, che rientra tra gli applausi e gli abbracci di tutto il box della Rossa: Marquez (terzo dietro a Pedrosa e Zarco) è campione del mondo per la sesta volta in carriera, la quarta nella classe regina. Per lui una sola parola: fenomeno!