Il GP d'Argentina ha riaperto la questione del regolamento della MotoGP. Le tre penalizzazioni applicate a Marc Marquez, dalla partenza ritardata al contatto con Valentino Rossi, mettono al centro il tema della discrezionalità di chi deve prendere delle decisioni durante una gara. Analizziamo le regole per vedere se sono state applicate correttamente a Termas de Rio Hondo
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MARQUEZ: "SPINGERO' SEMPRE AL 100%. ROSSI? UNO COME GLI ALTRI"
Alzi la mano chi domenica, seduto sul divano, non ha criticato, giudicato o espresso un’opinione sulle decisioni della Direzione Gara in Argentina. Una gara iniziata con una procedura di partenza quantomeno insolita, e finita con la penalizzazione di 30” a Marquez dopo il contatto con Rossi. Nel corso di "Reparto corse" (rubrica in onda ogni martedì alle 14:30 su Sky Sport 24) abbiamo analizzato gli episodi più controversi della domenica, cercando di spiegarli dal punto di vista del regolamento, anche dopo aver approfondito con l’organizzazione attraverso i nostri inviati in Argentina i motivi che hanno portato Mike Webb, Race Director (insieme agli steward della FIM, uno fisso e uno a rotazione) a fare certe scelte.
Partenza con il gruppo in fondo alla griglia
Immagine quantomeno bizzarra, avrete pensato, eppure è l’esatta applicazione di quanto prevede il regolamento in caso di procedura veloce di partenza (quick start procedure). L’articolo prevede che "Nel caso in cui due o più piloti comincino il warm up lap dalla pit lane, inizieranno la gara dalle ultime caselle della griglia, in base al loro ordine di partenza". Per fortuna, aggiungiamo noi, c’erano abbastanza caselle per ospitare tutti i piloti in griglia.
La partenza di Marc Marquez
L’articolo 13 della Procedura di Partenza recita così: "Qualsiasi pilota a cui si spenga il motore in griglia di partenza o che abbia altre difficoltà deve rimanere sulla moto e alzare un braccio. Non è permesso provare a ritardare la partenza in alcun modo". Ride through deciso perché: se la moto non fosse partita Marquez sarebbe dovuto tornare in pitlane, ma la moto è partita e lo starter ha esercitato la discrezionalità di riammetterlo immediatamente perché non aveva compromesso troppo i tempi della partenza. Vero anche che Marquez non è rimasto sulla moto come previsto dal regolamento, ma è altrettanto chiaro che fosse l’unico modo per riaccenderla. Sul fatto che abbia ritardato o meno la procedura di partenza… è valutazione personale del Race Director. Va detto anche che non è prevista alcuna sanzione specifica, ma la discrezionalità del Direttore gli consente di scegliere fra un ventaglio di sanzioni, fra cui anche bandiera nera o ride through, che è stato ritenuto equipollente a farlo partire dalla pitlane, se non più punitivo. Decisione presa soprattutto per essere andato contromano con la moto.
Il contatto Rossi-Marquez
Trenta secondi di penalizzazione a Marquez sull’ordine di arrivo perché la sua condotta è stata giudicata troppo arrembante per non essere considerata pericolosa. Diverso ragionamento è stato fatto sul contatto Zarco-Pedrosa, in quanto non c’è stato contatto tra i due e Pedrosa è caduto dopo aver riaperto il gas.