MotoGP 2018, ad Austin per rilanciare il campionato

MotoGp

Paolo Lorenzi

Marquez e Rossi ad Austin 2017 (foto: Getty Images)

Le ragioni dello sport possono battere il desiderio di rivalsa. Nel regno di Marquez, i favoriti in campionato devono ricucire il distacco da Crutchlow. Marquez è a -18, Rossi a – 20, Dovizioso a - 3. Concentrarsi sulla gara diventa perciò prioritario rispetto a ogni altro sentimento. Il GP di Austin è in diretta su SkySportMotoGP. Le qualifiche sabato alle 21.10 e la gara domenica alle 21 (pre dalle 20.30)

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In America per lenire vecchie e nuove ferite. In America per cancellare una domenica di imprevista follia, gli errori di Marquez in Argentina, la dura reazione di Rossi nel dopo gara. Si arriva ad Austin con la speranza di riannodare i fili di una stagione che vede il campione in carica staccato di 18 punti dal leader provvisorio Crutchlow e di 15 lunghezze dall’avversario più temuto, quel Dovizioso che a Termas ha contenuto i danni ma che in classifica è scivolato al secondo posto.

Rossi deve invece recuperare 20 punti. Testa in carena, concentrati sulla corsa, questo dice il buon senso perché ogni gran premio, ogni punto è importante. Nel 2015, prima del contatto con Marquez in Argentina, Rossi arrivò terzo, l’anno scorso fu secondo sul circuito considerato il regno dello spagnolo che ad Austin ha sempre vinto. Le Ducati invece non hanno mai brillato in America: lo sa Dovizioso e lo sa Lorenzo per il quale l’appuntamento diventa decisivo, per capire il suo futuro con la squadra bolognese. Ma siamo solo all’inizio di una stagione ancora incerta e dagli equilibri instabili.

Il pensiero della classifica può essere più forte di ogni altro sentimento. Le ragioni dello sport possono, debbono prevalere, in un campionato che ha ancora tutto da dire e dove i conti, quelli veri, si fanno soltanto alla fine.