MotoGP, Le Mans. Hafizh Syahrin rinuncia al Ramadan: "Ero troppo debole per correre"

MotoGp
Hafizh Syahrin, pilota del team Tech3 (foto getty)

Hafizh Syahrin, essendo un musulmano praticamente, aveva iniziato a osservare regolarmente il Ramadan, con l’astensione quotidiana dall'alba al tramonto da cibi e bevande. Dopo qualche giorno il pilota del team Tech3 ha dovuto invece rinunciare a rispettare il Ramadan: "Ho provato, ma mi sentivo troppo debole per guidare non mangiando e non bevendo nei soliti orari"

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Il mondo della MotoGP è circondato da un velo di religiosità che non sempre emerge a pieno. I piloti entrano in pista consapevoli dei rischi e spesso affidano la propria vita al cielo per chiedere protezione durante la gara. Tra questi c’è sicuramente Hafizh Syahrin, pilota del team Tech3, primo malese a correre in MotoGP. Syahrin è un musulmano praticante, molto rispettoso dei precetti islamici. Mercoledì 16 maggio anche per lui è iniziato il Ramadan, che terminerà giovedì 14 giugno. Si tratta di un mese molto importante per i musulmani di tutto il mondo, che in questo periodo rispettano alcune precise regole, tra cui l’astensione quotidiana dall'alba al tramonto da cibi e bevande. Syahrin, come tutti i musulmani, ha iniziato a osservare regolarmente il Ramadan. Ma dopo qualche giorno, ha iniziato a rendersi conto che guidare una MotoGP praticamente a digiuno era un’impresa troppo ardua. Il pilota malese ha dovuto quindi fare una scelta importante: rinunciare a osservare questo aspetto alimentare del Ramadan per continuare a correre e quindi a svolgere il proprio lavoro regolarmente: "Ho provato, ma mi sentivo troppo debole non mangiando e non bevendo nei soliti orari", ha spiegato Syahrin.