Motogp, GP di Le Mans: vince Marquez, 2° Danilo Petrucci, 3° Valentino Rossi. Out Dovizioso e Zarco
Terza vittoria consecutiva per Marc Marquez, che si conferma a Le Mans, consolidando il primato in vetta al Mondiale: ha 36 punti di vantaggio su Vinales, 37 su Zarco. Dietro di lui Petrucci e Rossi. Tante le cadute: out al primo giro Iannone, scivolato alla curva 6; alla stessa curva ma al 4° giro va giù Dovizioso; alla curva 8 al 7° giro a terra Zarco
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DOVIZIOSO: "COLPA MIA, ERRORE INACCETTABILE"
DALL'IGNA: "PETRUCCI MERITA LA DUCATI"
Iniziamo con una domanda aperta: ha preso davvero il largo Marc Marquez? Guardando nelle pieghe dei numeri sembrerebbe di sì, ma attenzione perché indipendentemente da chi è salito sul podio francese e dai punti in classifica, Dovizioso ha una moto che gli consente di giocarsela alla pari e per questo un altro zero pesa con mai. Bisogna essere ottimisti per il Mugello, anche se nei test toscani della scorsa settima Marquez è andato fortissimo e la gara ci ha detto ancora una volta che la sua guida, con una moto che rasenta la perfezione, è da 10 e lode in un rapporto quasi carnale con la RC 213V.
Le cadute di Iannone, Dovizioso e Zarco con grandi chiusure d'anteriore hanno dato un volto tanto diverso quanto chiaro alla corsa. Uno scenario sfruttato appieno da Petrucci, che ha fatto dimenticare una partenza non perfetta, gestito la seconda posizione, e fatto un grande passo in avanti verso quello che è il suo sogno di essere pilota ufficiale di Borgo Panigale al fianco di Dovi dal 2019. Non a caso la prima Ducati in campionato è quella del Team Alma Pramac affidata al Danilo "Nazionale". Chi è soddisfatto è Valentino Rossi ,perché a dispetto dei problemi della M1 (per i quali Vinales non vede la luce) ha conquistato un podio che dà fiducia al Team e, come si augura il Dottore, serva da stimolo ai tecnici Yamaha impegnati nello sviluppo elettronico che ha nella d'iscrizione del software del controllo di trazione l'aspetto prioritario. Bene l'australiano Miller, quarto, e bravo Pedrosa ,che a dispetto della sua condizione fisica ha stretto i denti chiudendo al quinto posto.
Archiviata Le Mans bussa forte alle porte il Mugello, dove la teoria lascia il posto alle emozioni; speciali come ce le ha fatte vivere Pecco Bagnaia, semplicemente talentuoso nel suo essere leader della Moto2 con lo Sky Racing Team VR46 ed un posto in MotoGP evidentemente meritato. Già assaporiamo il gusto ed i suoni che arrivano dalle colline toscane... Perché ammesso che qualcuno lo abbia dimenticato: al Mugello non si dorme!
1 M. MARQUEZ 41:49.773
2 D. PETRUCCI 2.310
3 V. ROSSI 5.350
4 J. MILLER 6.314
5 D. PEDROSA 7.419
6 J. LORENZO 10.355
7 M. VIÑALES 23.758
8 C. CRUTCHLOW 25.795
9 A. ESPARGARO 26.206
10 A. RINS 27.937
Le statistiche della gara:
- Vittoria numero 38 in MotoGP per Marquez, la numero 64 nel Motomondiale per lui.
- Con 38 vittorie nella top class, Marquez eguaglia Casey Stoner al quinto posto della classifica all time. Il quarto posto dista sei successi, con Lorenzo a quota 44.
- Con 64 vittorie tra tutte le classi, invece, Marquez sale a -1 dai 65 successi di Lorenzo, che è il quinto pilota più vincente di sempre nel Motomondiale.
- La Honda vince per l’ottava volta in MotoGP a Le Mans. Eguagliati gli otto successi della Yamaha.
- Podio numero 193 nella top class per Valentino Rossi, il numero 229 per lui nel Motomondiale.
- Marquez interrompe la striscia di 3 successi della Yamaha a Le Mans. L’ultimo a vincere su una moto diversa era stato proprio lui nel 2014.
- Si allunga a 15 la striscia di gare senza vittoria per la Yamaha. Per trovare un periodo senza successi così lungo per la casa giapponese bisogna andare molto indietro, alle 18 gare tra Sepang 2002 (primo Biaggi) e Welkom 2004 (primo Rossi).
- Mai vincente la Ducati a Le Mans. La casa italiana non otteneva però un secondo posto su questa pista dal 2012, allora ci riuscì Valentino Rossi.