MotoGP, Jarvis: "Lorenzo torna in Yamaha? Può essere..."

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Il Managing Director della Yamaha, intervistato in esclusiva per Sky Sport da Sandro Donato Grosso, ha parlato del futuro del suo vecchio pupillo Lorenzo, in difficoltà con la Ducati e che voci sempre più insistenti danno a un passo dall'addio alla Rossa: "E' in una situazione molto complicata, potrebbe anche decidere di smettere". Ma non esclude l'ipotesi più clamorosa... 

Il 31 maggio alle 18, su Sky Sport MotoGP HD (canale 208), intervista a Valentino Rossi: la versione integrale nello Speciale "Bianco, Rossi e Verde" di sabato 2 giugno alle 19. Il GP d'Italia è in diretta su Sky. Gara di Moto3 domenica alle 11, Moto2 alle 12.20 e MotoGP alle 14

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MEDA: "DUCATI O YAMAHA, IL PUNTO SUL FUTURO DI LORENZO". IL VIDEO

La rincorsa al primo posto di Marquez e l'irrefrenabile 'rumore' del Mugello, il circuito nel quale non si dorme mai. E' tanta l'attesa per l'imminente GP d'Italia e per capire come le curve toscane cambieranno la classifica mondiale, ma altrettanta attenzione, soprattutto in questo periodo così caldo, è posta inevitabilmente sul mercato piloti. Osservata speciale la Ducati, che nei giorni scorsi ha ufficializzato il rinnovo di Dovizioso sino al 2020, dichiarando di puntare forte sul pilota italiano come propria prima guida. Parole che, sommate alle tante difficoltà avute da Lorenzo in questi due anni con la moto di Borgo Panigale, mettono seriamente in dubbio la permanenza dello spagnolo in sella alla Rossa a meno che non si consegni gratis e in extremis e la Ducati decida di accettarlo stravolgendo i propri piani che prevedono un pilota tra Petrucci e Miller. Abbiamo provato a chiedere cosa ne pensa al Managing Director della Yamaha, Lin Jarvis, che a Lorenzo ha fornito moto e contratto fino al 2016 vedendolo diventare campione del mondo per tre volte: "E' difficile capire cosa succederà nel futuro di Lorenzo", ci ha spiegato, "anche perché non è in una situazione facile. Non è ancora fuori dalla Ducati, almeno ufficialmente, anche se tanti dicono che il divorzio sarà certo. Se mi avessi fatto questa domanda quattro settimane fa ti avrei detto che sarebbe finito alla Suzuki, ma ora sembra un'ipotesi improbabile. Ripeto, è in una situazione molto difficile, anche perché lui è sempre stato abituato a essere un factory rider, un pilota ufficiale, ritenuto fondamentale dal team". Insomma la decisione di Lorenzo sembra una questione di opportunità, tempismo e posti disponibili, in veloce esaurimento almeno tra i top team. Che possa allora prendere una decisione choc come quella del ritiro? Lo stesso Jarvis prova a non scartare questa ipotesi: "Vedremo se Jorge continua o no, dovremmo aspettare, ma in effetti può anche essere che smetta. Anche perché probabilmente nella prossima stagione ci saranno 4 o 5 posti in meno in MotoGP." Un'altra possibilità però ci sarebbe, quella di un ritorno a sorpresa alla Yamaha. Non come compagno di Valentino, ovviamente, ma in un team satellite. E' proprio il nostro Sandro Donato Grosso, durante l'intervista, a presentargliela come possibilità. Jarvis si ferma, ci pensa, tira fuori il suo sorriso beffardo e risponde: "Può essere".

L'ipotesi Yamaha

Che sia proprio l'inatteso ritorno alla Yamaha la verità nascosta dietro alle parole di Jarvis? Se ne parla molto, da parecchio tempo e la risposta sibillina del Managing Director lascia intendere che se ci fossero i soldi ed un team disposto a spenderli non ci sarebbe nessun ostacolo a rimettere Lorenzo in sella. E con l’aumentare dei soldi potrebbero aumentare anche le possibilità che quella moto sia ufficiale e aggiornata, per quanto appoggiata ad un team esterno. Il problema riguarda il numero di moto in pista; la Yamaha non è disposta a schierarne più di quattro. Le due del team interno più le due di Marc Vds nel caso in cui il team belga risolvesse le proprie questioni interne. Ma Vds potrebbe avere anche una moto sola, da assegnare a Morbidelli, lasciando che un’altra Yamaha venga gestita da un team ulteriore. Che potrebbe essere quello per Jorge Lorenzo. Un pilota a cui nemmeno la Dorna dovrebbe poter rinunciare. Il problema a questo punto riguarda i tempi tecnici di allestimento di un team, il rinvenimento degli sponsor e dei soldi per pagare il pilota. A meno che una squadra già esistente (un’ipotesi potrebbe essere il team Pons) non decida di dedicare le proprie risorse a questa avventura tutta da inventare.

E il Dottore?

Esaurito il tema Lorenzo, non si poteva non chiedere a Jarvis qualcosa su Valentino Rossi e sul suo futuro da grande, ovvero al termine della sua carriera da pilota, attualmente fissato alla fine del 2020. L'obiettivo di Valentino è quello di avere una squadra tutta sua in MotoGP, grazie anche al grande lavoro che sta già portando avanti in Moto2 e Moto3 con lo Sky Racing Team VR46: "Non so se lui farà il team principal oppure sarà solo il proprietario con un altra persona nel ruolo di team principal, ma credo proprio che lui abbia interesse nel rimanere in questo mondo. Se lui vuole fare una squadra tutta sua noi siamo contenti e abbiamo spazio per farlo"