MotoGP, Mugello 2018. Lorenzo: "Rinnovo con Ducati? Ormai è troppo tardi"

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Jorge Lorenzo (foto getty)

Dopo la vittoria al Mugello, Jorge Lorenzo parla con chiarezza del suo futuro ai microfoni di Sky: "Rinnovare con la Ducati? Sfortunatamente ormai è troppo tardi, se Gigi Dall'Igna avesse creduto in me un po' di tempo prima, forse adesso sarei rimasto. Tornare in Yamaha? Saprete tutto fra sette giorni"

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Ma dopo la vittoria al Mugello, Lorenzo resta o non resta in Ducati? È questa la domanda che tutti gli appassionati della MotoGP si pongono dopo il primo successo dello spagnolo con la Rossa di Borgo Panigale. Un GP d’Italia che dimostra come Lorenzo abbia finalmente preso confidenza con la Ducati. Un feeling ritrovato (o meglio, trovato) grazie alla modifica al serbatoio che lo spagnolo aveva richiesto. Il suo futuro, tuttavia, sembra ormai sempre più lontano dalla Ducati, come dichiara lo stesso Lorenzo dopo il successo al Mugello: "Rinnovare con la Ducati? Sfortunatamente ormai è troppo tardi, senza pressione avrei potuto guidare meglio, se i pezzi che mi hanno dato in questa gara, oppure a Jerez, fossero arrivati sei mesi prima, i risultati positivi sarebbero arrivati molto tempo prima. Gigi Dall'Igna ha creduto in me troppo tardi, se avesse creduto in me al 100% un po' di tempo prima, forse sarei rimasto in Ducati. Tornare in Yamaha? Saprete tutto fra sette giorni". Le strade di Lorenzo e della Ducati sembrano quindi destinate a dividersi, nonostante la bella vittoria dello spagnolo al Mugello: "Probabilmente questa è la vittoria più dolce e significativa della mia carriera, sono felice di aver vinto qui al Mugello, in casa della Ducati, per tutti i tifosi che hanno dovuto vivere una stagione con pochi risultati. Io non ho mai mollato, sono determinato, ho molto orgoglio e molto amor proprio, ho vissuto momenti duri in Ducati, non ero abituato a chiude le gare settimo o decimo, però ho sempre pensato di poter vincere con questa moto. Sapevo che ci voleva tempo, sapevo che servivano le cose che avevo chiesto per esprimere il mio potenziale, è un peccato che la Ducati non mi abbia fornito questi pezzi prima, altrimenti avrei fatto molti più podi e la prima vittoria sarebbe arrivata molti mesi prima. Ma adesso non serve niente pensare al passato. Posso avere molti difetti, ma una delle mie virtù è la sincerità. Quando sbaglio lo dico, quando faccio una cosa buona lo dico. Non trovo scuse. Adesso che ho il serbatoio nuovo, mi trovo bene e riesco a vincere. Con questo serbatoio cambia molto? Gigi Dall’Igna e gli ingegneri Ducati hanno provato un anno fa a darmi una moto adatta al mio stile, ci hanno provato, la volontà c’è stata. Casualmente è arrivato qui al Mugello l’unico pezzo che mi mancava, e adesso sono riuscito a vincere. Ho detto al team che ha fatto un investimento molto grande. Alla Yamaha avevo un buon contratto, la differenza era circa del 10-15%. Non mi sono mosso per soldi, ma per vincere con un’altra moto. Tecnicamente ci ho provato, ma non ci sono riuscito. E’ mancata un po’ di fiducia con Gigi Dall’Igna: quando io dicevo che una cosa era in un modo, lui ci credeva ma non al 100%. Penso che Gigi, Paolo (Ciabatti) e Davide (Tardozzi) volevano che rimanessi in Ducati.

Dall'Igna: "Non so se ci sia ancora spazio per ragionare sul futuro di Lorenzo in Ducati"

"Sono veramente contento per la doppietta di Lorenzo e Dovizioso, sono contento soprattutto per i ragazzi della Ducati che lavorano dietro le quinte e che non si vedono mai, vorrei abbracciarli uno per uno. Lorenzo dice che non ho creduto in lui? Io devo credere in entrambi i miei piloti, devo essere equilibrato per portare avanti una situazione che non è mai facile, con due piloti che sulla carta possono entrambi vincere. Siamo stati capaci di portarli entrambi ad esprimere il loro potenziale in maniera importante. Lorenzo ha conquistato la sua prima vittoria in Ducati, ma c’era andato vicino già altre volte. Io sono comunque contento di come è andata, come sempre si può fare meglio, non so se ci siano ancora spazi per ragionare sul futuro di Lorenzo in Ducati, io personalmente potrei ancora ragionare sul suo rinnovo, ha fatto una bella gara al Mugello, quindi perché no? Come sempre non è mai un’unica cosa che ti permette di sviluppare la moto e raggiungere certe prestazioni, è un insieme di componenti che hanno aiutato Jorge a migliorare le sue prestazioni. Il serbatoio è una di queste componenti, ma è soltanto una delle componenti… La prima cosa, la più importante, resta sempre la testa del pilota. Le cose che possono far scattare la testa sono tante, tra queste c’è sicuramente anche il serbatoio".

Domenicali: "Con Lorenzo non c'è ancora niente di deciso"

"Sono contentissimo per Jorge, perché è un ragazzo d’oro, è stato un ragazzo gentile, ha lavorato con noi in modo fortissimo, oggi siamo riusciti a dargli la moto che voleva, abbiamo tirato fuori tutto il suo talento vedendo finalmente il Lorenzo che aspettavamo da tantissimo tempo. Con Jorge stiamo parlando di futuro, ancora non c’è niente di deciso. Abbiamo una situazione aperta, non c’è niente di congelato, vediamo… Storia chiusa in Ducati? L’amarezza c’era, sia da parte mia sia da parte sua, lavoravamo da un anno e mezzo come delle bestie per vincere una gara con un pilota che ha vinto 5 titoli. Questa domenica abbiamo visto che i presupposti per questo matrimonio c’erano tutti e che li abbiamo materializzati".