MotoGP GP Catalunya. A Barcellona chi sarà l'antagonista di Marquez?
MotoGpIl 93 parte ormai da favorito in tutti i circuiti e la domanda sembra ogni volta la stessa: chi potrà sbarrargli il passo? Forse Lorenzo che conosce bene le insidie del circuito catalano o le Yamaha di Vinales (il più veloce nei test di maggio) e di Rossi che ha vinto al Montmeló due anni fa. Senza dimenticare Dovizioso che in proprio in Catalunya ha ottenuto la seconda vittoria del 2017
Marc Marquez arriva a Barcellona da favorito, nonostante la caduta del Mugello che ha accorciato la classifica e riaperto il campionato. A scommettere su di lui non si sbaglia quasi mai, perché ci sono pochi dubbi su chi sia il pilota da battere. La questione da porsi, quindi, è chi sarà il vero antagonista dello spagnolo che sul circuito di casa, per la verità, ha vinto poco finora: una sola volta in Motogp, nel 2014, l’anno in cui annientò letteralmente la concorrenza in pista.
Marquez in Catalunya ha vinto molto meno di Lorenzo (4 successi in bacheca), uno specialista di questo circuito sul quale si presenta con lo slancio della vittoria nella gara precedente, che potrebbe dargli quel pizzico di convinzione che forse ancora gli mancava. Visto che la Ducati (per 13 gare, ancora la sua moto) non è certo in discussione e va ricordato che l’anno scorso Dovizioso ottenne il secondo successo stagionale proprio in Catalunya. Il forlivese sembra aver metabolizzato l’errore di Le Mans e nelle ultime gare ha mostrato un buon potenziale, anche su piste in cui aveva sofferto in passato. Nei test di maggio a Barcellona è stato però Lorenzo il migliore con la Desmosedici: un avviso per tutti, anche per Maverick Vinales che ha staccato il miglior crono nello stesso test e si accredita come un altro possibile protagonista del gran premio spagnolo.
Dove le Yamaha hanno vinto quattro delle ultime sei edizioni e dove cercano una conferma sulla loro posizione in classifica che le vede nel ruolo di dirette antagoniste della Honda di Marquez. Rossi spicca infatti al secondo posto, ma spesso sembra dubitare della reale forza del suo pacchetto tecnico. Intanto bisogna dire che il tracciato del Montmeló gli piace parecchio e che il ricordo del trionfo di due anni fa potrebbe dargli lo slancio necessario per tentarci una volta di più (e aggiungere un’altra tacca alle sette già segnate nella massima cilindrata).