MotoGP, GP Catalunya. Rossi: "Vincere il Mondiale è il mio obiettivo primario"

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Valentino Rossi, pilota Yamaha (foto getty)

Il secondo posto in classifica consente a Rossi di credere nel decimo titolo iridato, come spiega lo stesso pilota nel giovedì del Montmeló: "Vincere il Mondiale è l'obiettivo primario. Lorenzo alla Honda è una bella bomba. Pedrosa in una Yamaha satellite? Secondo me potrebbe aiutare"

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Dal passaggio di Lorenzo alla Honda al sogno di vincere il decimo titolo Mondiale. Valentino Rossi affronta molti temi interessanti nel giovedì del Montmeló, che apre ufficialmente la settimana del GP di Catalunya. Ai microfoni di Antonio Boselli, il pilota della Yamaha ha spiegato come la vittoria del Mondiale resti il primo obiettivo della stagione: "Naturalmente io e la mia squadra ci crediamo sempre, vincere il Mondiale è l'obiettivo primario, ma al momento non siamo abbastanza veloci per vincere il titolo, abbiamo ancora dei problemi, ma se la Yamaha dovesse riuscire a migliorare potremmo divertirci di più. Il sorpasso del 2009 su Lorenzo qui al Montmeló? Probabilmente è una delle tre gare più belle della mia carriera, forse anche la più bella per le emozioni del sorpasso all'ultimo giro, si è capito che non era solo una questione di punti, si trattava proprio di capire chi era che comandava, Lorenzo era stato molto bravo perché si era presentato all'ultima curva davanti, ma io non ho mollato e sono riuscito a infilarmi all'ultima curva, è stato bellissimo".

Rossi: "Lorenzo alla Honda è una bella bomba"

Il passaggio di Lorenzo alla Honda, a partire alla stagione 2019, è stato inevitabilmente il tema centrale della conferenza piloti. "Lorenzo-Marquez? Se fossi un team manager sarei felicissimo di averli, magari potrebbero esserci dei problemi a gestirli, ma la Honda ha fatto una bella mossa - commenta Valentino - Sono rimasto sorpreso, sono stati bravi a mantenere il segreto, mi aspettavo che succedesse qualcosa, ma non mi aspettavo una bella bomba come questa. Sia Lorenzo sia Marquez vorranno primeggiare e questa sarà una cosa da gestire, ma Lorenzo andrà molto veloce con la Honda, quindi sarà un problema per tutti. Avere un compagno di squadra così forte porta ad avere dei pro e dei contro, è difficile arrivare davanti a lui, ma Marquez ha sempre detto che voleva un compagno forte, ma va detto che anche Pedrosa è un pilota forte. Tanti cambi di piloti in MotoGP? E' un effetto domino, sarà bello vedere tanti piloti forti su moto diverse".

Rossi: "Pedrosa in una Yamaha satellite? Potrebbe aiutare"

Il giovedì del Montmeló si è aperto con una conferenza di Pedrosa. Tutti si aspettavano la notizia del possibile ritiro dello spagnolo a fine anno, e invece il pilota della Honda ha spiegato di non avere ancora deciso quale strada sceglierà per il futuro: "Ho diverse opzioni per il futuro, in questo momento le sto ancora considerando. In questo momento non posso ancora dire quale sarà la mia scelta per il 2019, ci sono più persone oggi in conferenza rispetto a quando vinco le gare, mi dispiace per le aspettative che ho creato, ma il mio futuro non è ancora chiaro". Rossi apre a un possibile passaggio di Pedrosa alla Yamaha: "Pedrosa in una Yamaha satellite? Secondo me potrebbe aiutare, è un pilota che ha dimostrato di essere fortissimo, si può sempre imparare da lui, corre da più di 10 anni con la Honda ufficiale, quindi può dirci cosa va meglio o peggio, sarebbe meglio averlo in Yamaha, è un'ipotesi interessante. Ho visto tante persone alla conferenza di Dani, pensavo annunciasse il ritiro, per me è uno dei piloti più forti in MotoGP, è uno dei rivali più forti. Sarei felice sei continuasse, ma non so quali sono le sue opzioni. Sarebbe positivo per tutti se continuasse a guidare in MotoGP". Infine, Valentino presenta il weekend del GP di Catalunya: "Sarà una gara interessante, ci siamo portati avanti con i test, abbiamo sensazioni positive, soprattutto sul giro secco, poi bisogna vedere come sarà il passo... Il layout della MotoGP è più bella, è stato fatto un buon lavoro con l'asfalto, il grip sembra migliore, ci sono meno avallamenti e questo può aiutarci, le condizioni della pista l'anno scorso erano al limite. Siamo messi come a Le Mans e al Mugello: se durante le prove facciamo le scelte giuste, possiamo arrivare alla domenica pronti per lottare per il podio, sarebbe un buonissimo risultato. Speriamo di essere più vicini a quelli davanti rispetto a Jerez".