MotoGP, GP di Gran Bretagna. Silverstone: una pista Yamaha per tornare a vincere

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Michele Merlino

La casa di Iwata, dopo il difficile weekend del Red Bull Ring e i test ufficiali a Misano, arriva in Gran Bretagna in uno dei momenti più complicati degli ultimi anni (non vince da 21 gare, ad una sola lunghezza dal digiuno record). La pista di Silverstone, però, è storicamente favorevole alla M1 e i numeri lo dimostrano

SILVERSTONE, GARE CANCELLATE

LA CLASSIFICA - IL CALENDARIO

Quello di questo weekend sarà il 19° GP della top-class che si tiene a Silverstone. Lo storico circuito inglese fece la sua prima apparizione nel 1977 e restò in calendario fino al 1986. Fu quindi sostituito da Donington (23 edizioni dal 1987 al 2009) e si tornò qui solo nel 2010, dopo che la pista fu rinnovata, aggiungendo l’”infield” che portò la lunghezza totale a 5,9 km. Il team più vincente qui è la Yamaha con ben sette vittorie su diciotto gare: tre nell’era 2 tempi (1978, 1979, 1983) e quattro nell’era MotoGP (2010, 2012, 2013, 2015).

Sul versante delle pole position, però, la dominatrice assoluta è Honda con dieci partenze al palo totali, solo tre nell’era dei due tempi e ben 7 consecutive negli ultimi 7 anni.
Sono solo due i circuiti dove la casa di Tokio è riuscita ad ottenere il monopolio delle 7 pole che vanno dal 2011 al 2017: a Silverstone e al Sachsenring. Al Sachsenring hanno migliorato il record conquistando la pole anche quest’anno.

Il primato delle vittorie per pilota qui è condiviso tra Jorge Lorenzo e Kenny Roberts Sr. tre vittorie ciascuno. Roberts condivide anche un altro primato di Silverstone con un pilota in attività, quello delle pole, 4 per lui e per Marc Marquez. Dal 2010 in poi, però, la pole non si è rivelata decisiva visto che solo tre vittorie sono state conquistate dalla prima posizione: nel 2010 da Lorenzo, nel 2011 da Stoner e nel 2014 da Marquez.