Motogp, la conferenza dal Gp di Silverstone 2018. Bautista, addio MotoGP: nel 2019 correrà in Superbike
Annuncio a sorpresa di Alvaro Bautista: "L'anno prossimo affronterò con il team Aruba il Mondiale di Superbike". Rossi: "Sulla carta siamo più forti degli ultimi GP", Marquez: "Attaccherò dalle prime libere". Nella seconda parte della conferenza il collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale
Silverstone si accende con la conferenza piloti: il primo a parlare è Marc Marquez, che conferma la propria intenzione di fare una gara d'attacco, proprio come aveva cercato di fare due settimane fa in Austria prima di arrendersi a Jorge Lorenzo. "Attaccare per me è la migliore difesa. Dopo l'ottimo ultimo fine settimana dobbiamo dimenticare tutto e metterci sotto col lavoro con l'obiettivo di vincere, o comunque essere sul podio". La sua strategia non fa ormai notizia, a differenza di quanto dichiarato da Alvaro Bautista. Lo spagnolo saluta infatti la MotoGP: "La mia idea per il futuro era quella di rimanere, ma dopo tre gare non c'era più spazio. Purtroppo le mie prestazioni non rispecchiavano le aspettative. Ho ricevuto una proposta dalla Moto2 e dalla Superbike: mi sento forte e motivato e quindi volevo continuare a correre. Ho deciso di farlo con il team Aruba".
Dalla Ducati in Superbike a quella ufficiale: i due piloti sono ottimisti dopo gli ultimi risultati. Lorenzo spera nel meteo, Dovi sottolinea: "Penso di poter essere competitivo anche qui anche se il tracciato è lungo, c'è un asfalto nuovo e quindi non sappiamo come si comporteranno le gomme". Valentino Rossi, invece, è ancora a caccia della riscossa: "Sulla carta possiamo essere più forti qui a Silverstone rispetto alle ultime gare. Qui l'anno scorso siamo andati bene ed è un piacere guidare su un circuito dove si e' forti. Bagnato? A me piace, ma le prestazioni della Yamaha sono un'incognita. Meglio comunque l'asciutto, mi diverto decisamente di più".
Dovizioso: "La moto è superiore a quella dell’anno scorso, come confermato anche dai test a Misano, il punto di partenza è molto buono. Le due Yamaha? Mi aspetto che sia Rossi sia Vinales facciano parte del gruppo di testa. Sarà dura per tutti, comunque: ci saranno tante cose da fare e poco tempo per lavorare. Il circuito è stato riasfaltato, le buche non scompaiono in questi casi ma si spostano, dovremo tutti ritrovare feeling con il tracciato. In più c'è l'incognita meteo, come d'altronde ogni anno in Inghilterra. In ogni caso l’anno scorso non eravamo partiti per vincere ma alla fine lavorando con fiducia ci siamo riusciti, quindi ci riproveremo anche quest'anno".
Rossi: "Sulla carta possiamo essere più forti rispetto all'Austria. Negli ultimi anni abbiamo fatto buoni risultati. L'anno scorso è stato incredibile correre con il sole da venerdì a domenica, quest'anno ci aspettiamo un meteo diverso, ma cercheremo di essere più veloci rispetto alle ultime gare". "Ho potuto provare qualcosa di nuovo nei test di Misano, ma non ancora il prototipo del motore 2019, non era ancora pronto. Sapevo comunque che per i test di Misano non avremmo avuto grosse novità. L'aspetto positivo è che anche Vinales è riuscito a essere veloce, vedremo se riusciremo a mettere tutto insieme in questo fine settimana". Cosa aspettarmi da un'eventuale gara sul bagnato? "Non lo so,perché abbiamo provato pochissimo quest’anno. Una volta esistevano gli specialisti del bagnato, ora invece i livelli sono molto simili a quelli sull’asciutto".
Lorenzo: "Conosco molto bene la moto, ora, ho una bella sensazione alla vigilia di questa gara. Il circuito mi piace molto dalla prima volta che l'ho affrontato, sono subito stato veloce. In più sono stato competitivo nei test di Misano, ho sfiorato il record del circuito quindi ci sono ottime premesse". Il meteo, però, è un'incognita: "Difficilmente ci sarà il sole, ma speriamo che la gara sia sull’asciutto. L'anno scorso la Ducati era la moto più competitiva con la pioggia e quindi anche se la Honda è cresciuta l'eventuale maltempo non mi preoccupa. Può succedere di tutto".
Bautista: "La mia idea per il futuro era quella di rimanere nella MotoGP. Questa è stata una stagione particolare, perché dopo tre gare non c'era più spazio. Purtroppo le mie prestazioni non rispecchiavano le aspettative, quando la situazione è migliorata ho espresso il mio vero potenziale ma non c'erano posti liberi in MotoGP. Ho ricevuto una proposta dalla Moto2 e dalla Superbike: mi sento forte e motivato e quindi volevo continuare a correre. Ho deciso di farlo con il team Aruba, lasciando il Motomondiale dopo 16 anni. È una grande sfida e ho molta fiducia in Ducati. Non vedo l'ora di cominciare. Sono certo di potermi divertire molto anche con quelle moto". "Ricordo che in passato si passava da una categoria all'altra dopo aver vinto i Mondiali o le gare, ora invece i manager hanno fretta. Non credo sia una cosa corretta, ma la situazione è questa. Tester Ducati? L'idea ora è di fare il Campionato di Superbike e lottare per quello. Non abbiamo parlato di test, è un'ipotesi che eventualmente valuteremo in futuro".
I nomi dei piloti in conferenza
Dove eravamo rimasti
Esclusiva Marquez: alle 19.30 su Sky Sport MotoGP
Crutchlow rinnova con Honda fino al 2020
GP Gran Bretagna, cambiano gli orari: la guida tv
Il collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale
A sorpresa, in collegamento il Comandante della Stazione Spaziale Internazionale Drew Feustel, grande appassionato del Motomondiale. "Si sta benissimo, ci divertiamo molto! Sono nello Spazio da 6 mesi, rientrerò a inizio ottobre, ogni giorno succede qualcosa di nuovo, è molto interessante. Seguo le moto da sempre, facevo motocross a 10 anni, la cosa più incredibile per me è la velocità. E' impressionante, pazzesco, vedere l'ingresso a una curva e poi come riusciate a recuperare. Quanto siano intensi i vostri movimenti e quanto riusciate a restare lucidi è incredibile. Viste dal vivo le gare di MotoGP sono travolgenti".
E ora a fare le domande sono pilot, il primo è Marquez: "Qual è il tuo circuito preferito?"
"Ce ne sono almeno un paio: uno è Silverstone, perchè rappresenta tanto per lo sport motocislistico, è proprio il marchio. L'altro è Brno, perchè parte della mia famiglia viene proprio dalla Repubblica Ceca".
Rossi: "Quanto sei lontano?"
"Sto sorvolando la costa occidentale dell'Africa, non sono troppo a sud e viaggio a 17500 miglia all'ora".
Lorenzo: "Riesci a praticare sport?"
"Svolgiamo quasi 3 ore di esercizi al giorno, è assolutamente necessario visto che per spostarmi uso praticamente solo le mani. E' importante tenere allenate la schiena e le gambe, altrimenti quando si rientra non si riesce a restare in piedi e camminare. Mangiamo cibi molto simili a quelli da campeggio. Alimenti già cucinati. Sono sicuro che voi facciate molta più attenzione alla dieta di me, il vostro corpo deve essere chimicamente perfetto per sostenere certi sforzi. Da noi la situazione è più semplice".
Dovizioso: "Hai una moto?"
"Facevo motocross poi sono passato al kart, ma ora non guido più. Negli anni dell'Università avevo una Honda del '78 modificata, ma dopo aver concluso gli studi ho capito che non era abbastanza sicuro girare con quella per me...".
Bautista: "Quale sono le tue sfide, le tue difficoltà?"
"Una è capire le comunicazioni, succede con voi ma anche con il personale di Terra... Da un certo punto di vista galleggiare nell'aria è bellissimo, da un altro è difficile perchè dovete pensare che io sono sempre nella stessa posizione. Quando lavoro e quando dormo sono sempre così come mi vedete ora, è come se non ci fosse mai una pausa, un cambiamento, di notte è più difficile rilassarsi. E poi è complicato farsi la doccia, utilizzare un bagno normale...".