Iannone è il più veloce nelle Libere in Australia: "Andiamo forte da Aragon, avremmo potuto fare grandi cose lavorando insieme per altri due anni, ma il team ha scelto diversamente. Le difficoltà del 2017 non sono state capite e hanno lasciato il segno"
Iannone all'attacco di Phillip Island: il pilota della Suzuki si gode il miglior tempo nelle seconde prove libere davanti a Danilo Petrucci e Maverick Vinales. "Il risultato di oggi è il frutto della nostra crescita di quest'anno", sottolinea a Guido Meda The Maniac (a proposito: questo video svela un segreto proprio sul soprannome del pilota) "Stiamo andando molto forte dal GP di Aragon. In Giappone è finita male, peccato, ma in generale abbiamo fatto dei progressi nel setup che mi permettono di sfruttare al meglio la moto e questo è il risultato".
Hai chiuso con il tempo di 1:29.131 sul circuito di Phillip Island: una pista dove serve l'uomo, il coraggio, il talentone…
"Il talento possiamo metterlo in discussione, è normale, su questo ognuno può avere la sua opinione, su quanto io sia uomo invece non ci sono dubbi… E' vero, è un tracciato dove bisogna avere gli attributi perché si va molto forte, l'ultimo curvone e la prima curva fanno paura. C'è vento, la moto non ha mai grande stabilità, è pericoloso ma anche divertente guidare qui".
Oltre all'Australia restano le gare in Malesia, Valencia e poi lascerai questa Suzuki
"L'avventura insieme non è partita come ci aspettavamo, è partita in salita, ma ora sta andando nella direzione giusta. Secondo me con uno o altri due anni in più avremmo potuto fare grandi cose. Io sarei rimasto tranquillamente altri due anni perchè mi trovo bene in questo gruppo, ma la Suzuki ha fatto altre scelte a livello di pilota. Probabilmente il 2017 ha lasciato il segno, le difficoltà che abbiamo affrontato non sono state capite. In ogni caso oggi stiamo svolgendo un buon lavoro, questo è l'importante".