MotoGP, GP Malesia. Lorenzo non corre, al suo posto Pirro. Ducati: "Diagnosi sbagliata in Thailandia"

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Michele Pirro

Il dolore al polso è ancora troppo forte, Jorge non riesce ad affrontare il GP a Sepang. A sostituirlo, come previsto, è il collaudatore Michele Pirro. Ciabatti: "Se in Thailandia ci si fosse resi conto subito della gravità dell'infortunio non saremmo in questa situazione"

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Poco prima delle Libere 3, la MotoGP annuncia la notizia che in molti temevano dopo le sessioni del venerdì: Jorge Lorenzo si ritira dal GP di Sepang. Per la seconda volta nel trittico asiatico lo spagnolo è costretto a fermarsi a causa di problemi fisici. Come già successo a Motegi, il pilota della Ducati ha deciso di rinunciare a correre dopo aver testato le proprie condizioni nelle prime sessioni di Libere. Il dolore al polso è ancora troppo forte. In questo modo, Lorenzo salterà la quarta gara consecutiva: Thailandia, Giappone, Australia e Malesia. Jorge è reduce dall'intervento che gli ha quasi ricostruito il tendine del polso sinistro. Le condizioni climatiche estreme di grande caldo in Malesia non lo hanno di certo aiutato nel recupero. Michele Pirro prende il posto del maiorchino, che adesso è concentrato a recuperare in vista dell'ultimo GP della stagione a Valencia. Il collaudatore Ducati era volato in Malesia proprio come opzionale sostituto del numero 99.

Ciabatti: "Diagnosi non completamente corretta"

Paolo Ciabatti: "Sabato mattina Lorenzo si è svegliato presto e si è reso conto che il polso gli faceva più male del venerdì. Quello che temevamo si è verificato, eravamo già pronti a questa eventualità, quindi i meccanici stanno già modificando la moto per Pirro. Peccato, è stato un finale di stagione molto tribolato per Lorenzo da Aragon in poi, speravamo di concludere meglio questa avventura insieme in Ducati. Ci rimane ancora l'ultima gara di Valencia, speriamo che questi 15 giorni di riposo gli consentano di salutare tutti i ducatisti all’ultimo GP con un bel risultato. Onestamente credo che nasca tutto da una diagnosi non completamente corretta fatta dopo l'incidente in Thailandia. Se ci si fosse resi conto subito della gravità dell'infortunio, notando il danno al legamento oltre alla frattura, Lorenzo si sarebbe operato subito e non ci saremmo ritrovati in questa situazione. Purtroppo dopo gli esami fatti in Thailandia ci hanno consigliato semplicemente di far riposare Jorge per 10 giorni prima di ritornare in moto, poi ci siamo ritrovati in questa condizione. In Giappone gli faceva molto male, è tornato, si è operato, però ovviamente i tempi tecnici per recuperare dopo un'operazione sono sicuramente più di una settimana. Quindi credo che tutto sia stato originato dall'essersi accontentati degli esami fatti a Buriram, che evidentemente non hanno evidenziato tutti i danni causati al polso dalla caduta in Thailandia".

Ciabatti: "Nessun braccio di ferro con il team"

"Premesso che il numero di gare da saltare nel nostro contratto è un fatto privato tra noi e Jorge, la gara della Thailandia visto il problema fisico che ha avuto non la possiamo considerare come una gara saltata. Gli abbiamo detto di decidere in tranquillità sulla base di come si sentiva se correre qui a Sepang, dal punto di vista contrattuale non sarebbe cambiato nulla. Stamattina stava peggio di ieri e abbiamo deciso insieme di mettere Pirro sulla moto. Abbiamo chiarito che per noi la gara di Sepang veniva considerata comunque come una gara fatta, perché ci ha provato".