Superbike, on board a Phillip Island con la Yamaha R1 di Alex Lowes

MotoGp

Prima di archiviare il round di apertura della stagione e di proiettarci verso la Thailandia (16-17 marzo), riviviamo un giro on board a Phillip Island con Alex Lowes in sella alla sua Yamaha. Il commento dei punti più spettacolari e il video con real audio del 4 cilindri della R1 factory

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“Si prende il via da uno dei più famosi rettilinei di partenza nel mondo, il Gardner Straight. Ad una velocità superiore ai 300 all'ora si scollina verso la curva 1 (Doohan corner) il cui ingresso è completamente cieco. La moto tende ad impennare e devi concentrarti per cercare di tenerla giù, scali 2 marce, freni ed entri – racconta Lowes -. Attenzione a non stare troppo larghi e allo spinning quando si cambia direzione nella curva 2 che ti proietta nella velocissima Stoner prima di arrivare alla 4, il tornantino a destra Honda hairpin. Si frena forte arrivando dalla curva 3 e scalando fino alla prima marcia. Ci vuol pazienza con il gas prima di spalancare verso la Syberia (curva 6) dove bisogna fare attenzione al vento che può dare molto fastidio”.

“Dall’uscita della 6 fino alla Lukey Heights la moto si muove molto e non è facile cambiare direzione perché sei sul gas con forza. L’ingresso è ampio, con il posteriore che tende a scivolare fino al momento in cui ti attacchi ai freni entrando nell’MG Corner (10), probabilmente il punto più lento del circuito. La moto in uscita tende ad impennare prima di entrare nella doppia 11-12, il punto dove si fa il tempo se hai gomme ancora buone e molto grip al posteriore. La moto si muove, c’è molto spinning e la posteriore si scalda molto”. È qui, nel doppio curvone che ti porta sul rettilino del traguardo che si può veramente fare la differenza a Phillip Island.