Il numero dei giri motore della Ducati Panigale V4R è stato ridotto a 16100, in totale 250 giri in meno: è questo uno degli effetti del "balance of performance". Aggiunti invece 500 giri al limite massimo della Honda. Ecco cosa cambierà nella Superbike a partire dal prossimo Round in Olanda
Era una notizia praticamente certa, ma adesso è diventata ufficiale: per il meccanismo del "balance of performance" la Ducati Panigale V4R di Bautista, così come quelle di Davies, Laverty e Rinaldi, subirà una limitazione del numero di giri motore, scendendo a 16100, 250 in meno rispetto ai primi tre round del Mondiale.
Ma come già spiegato, il fatto che Ducati abbia già effettuato dei test in previsione della limitazione, unito alla minore importanza dei rettilinei nelle prossime tre tappe del Mondiale, quelle necessarie per eventuali ulteriori interventi della FIM, difficilmente cambierà il rendimento della moto. Questo non presuppone un dominio totale di Bautista anche in Olanda, visto che la Kawasaki vince ininterrottamente ad Assen tutte le gare dal 2015.
Più interessante, ma solo sulla carta, l’aggiunta di 500 giri al limite massimo della Honda, la moto più in difficoltà del campionato. Ma anche questo cambiamento, a quanto pare, è destinato a rimanere senza effetti. Le Fireblade di Delbianco, Camier e Kiyonari, che ad Aragón arrivavano a perdere fino a 40 km/h di velocità rispetto alla Panigale di Bautista sul dritto, hanno dei setting ben precisi su motori e centraline. Ed è complicato immaginare che questi setting, già preparati per portare la moto al suo limite, possano subire degli aggiustamenti migliorativi che rendano effettivo il potenziale sblocco concesso dalla FIM. Quindi, ad Assen, non possiamo aspettarci una nuova competitività fondata esclusivamente sul valore del mezzo.