Nella seconda metà del campionato mondiale Superbike 2019 saranno ben cinque le Yahama R1 al via. A quelle factory di Lowes e Van Der Mark e alle due del team italiano GRT per Melandri e Cortese si aggiungerà infatti la R1, schierata dallo storico team olandese Ten Kate per il rientrante Loris Baz. L'impegno importante della casa di Iwata è sicuramente un segnale positivo per il WSBK. Il round di Imola live da venerdì su SkySportMotoGP (canale 208). Gara 1 Superbike sabato alle ore 14 e domenica SuperPole Race alle 11 e gara 2 alle 14. In pista anche Supersport e Supersport 300 con gare domenica alle 12.10 e 15.10
A partire dal round numero sei del mondiale Superbike 2019, in calendario dal 7 al 9 giugno in Spagna, saliranno a cinque le Yamaha R1 in pista.
Ten Kate, da Honda a Yamaha per tornare protagonista
A Jerez alle R1 del team Factory di Lowes e Van der Mark a cui vanno aggiunte quelle della squadra italiana GRT di Melandri e Cortese, si unirà la quinta quattro cilindri di Iwata schierata da Ten Kate per Loris Baz. Dopo 18 anni di partnership (vincente) con Honda e un burrascoso divorzio dal colosso giapponese (con tanto di impatti finanziari pesantissimi), la squadra olandese rafforza il suo legame con Yamana, con la quale può vantare un rapporto sempre più solido non solo nel racing ma anche da un punto di vista commerciale. È lo stesso team manager Kervin Bos a spiegare a WorldSBK.com come stanno le cose: "Insieme a Ten Kate Racing, abbiamo la Ten Kate Racing Products che in passato vendeva prodotti Honda ai nostri clienti. Adesso cambieremo, passando a Yamaha e diventeremo il secondo rivenditore Yamaha in Europa".
Crescent resta il riferimento, GRT alla ricerca della soluzione per i problemi di Melandri
La quinta R1 in pista non cambia al momento lo scenario che ruota attorno al costruttore giapponese. Il team di riferimento di Yamaha per il WSBK 2019 resta la squadra inglese Crescent di Paul Denning che può offrire un supporto factory a Lowes e Vd. Mark con, tra l’altro, due R1 a disposizione dei piloti per i test pre e in-season. Il GRT, pensato inizialmente in ottica Junior Team, si conferma squadra di assoluto livello seppur al debutto nella top class delle derivate dalla serie, con Melandri e Cortese che inevitabilmente devono scontare l’appartenenza ad un team Indipendente. A disposizione del più vincente italiano in SBK (22 successi) e del campione del mondo uscente della SuperSport non c’è la seconda moto, il che, nelle giornate di test, rallenta non poco i lavori di sviluppo e di adattamento del mezzo alle esigenze dei piloti. La cosa non facilita certamente Marco Melandri che sta soffrendo molto con una R1 difficile da far curvare complice un bilanciamento non ottimale in frenata e ingresso di curva.
Cambierà qualcosa nel 2020?
Con l'arrivo di Ten Kate e Baz il quadro per la stagione 2019 sembra essere finalmente delineato, mentre restano aperti i giochi per il 2020. Non è detto che tutto resti com'è. Non dovesse arrivare la conferma come team factory di Crescent (in Inghilterra è da tempo legato a Suzuki), potrebbero aprirsi degli spazi molto interessanti per la squadra italiana GRT e per il team olandese che può vantare un'esperienza poco meno che ventennale nei mondiali SuperSport e Superbike con 10 titoli conquistati (Toseland nel 2007 in WSBK). Kervin Boss delinea i piani della crew "Orange" in proposito: "Il nostro obiettivo è quello di poter schierare due moto nel WorldSBK 2020, ma stiamo anche lavorando per creare una struttura Junior. Vogliamo tornare ad essere competitivi anche nel WorldSSP e nel WorldSSP300 il prossimo anno ma prima di questo, il nostro obiettivo sarà quello di tornare ad avere una squadra solida nel WorldSBK con due piloti e poi pensare al nostro ritorno anche in altre categorie". Non resta che attendere quindi.