Dovizioso, DTM magico a Misano: miglioramenti sessione dopo sessione

MotoGp

Guido Sassi

Tanto tifo per Andrea, a Misano come wild card: 15esimo nelle prove, il forlivese conquista una 12esima piazza in gara. Nonostante la poca esperienza il pilota Ducati migliora sessione dopo sessione. Domani gara due, il ducatista prestato all'Audi promette battaglia: "Il passo non è male, devo migliorare sul giro secco"

DOVIZIOSO, TEST POSITIVO A MISANO

Un passo dopo l'altro: Andrea Dovizioso continua a migliorare nella sua esperienza al DTM di Misano: 15esimo al termine delle qualifiche di questa mattina con un buon 1.27.037, sulla sua Audi numero 34 ha corso una gara attenta all'inizio ma via via più arrembante. Il forlivese alla fine ha concluso 12esimo, in linea con quanto si aspettava: «Di più onestamente non si poteva fare, ma sono contento perché il passo era buono. Sul giro ancora non ci siamo, ma possiamo migliorare, a cominciare dalle qualifiche di domani mattina».

Tanta folla e tanto tifo per Andrea, nella gara vinta da Marco Wittmann su Bmw. Il pilota Ducati, prestato per questo weekend al campionato di Gerhard Berger, ha catalizzato le attenzioni delle telecamere e oltre al bagno di folla si è goduto un'esperienza ricca di adrenalina: «È stancante, mi fa male un po' il collo, ma è stato bellissimo. C'è tanta bagarre, è entrata anche la safety car. Moltissime cose nuove per me».

Andrea, al volante della R5 ufficiale, ha dovuto domare un mostro turbocompresso 2.0 di cilindrata: una vettura da 600 cavalli, più del doppio rispetto a una MotoGP. A titolo di pura curiosità il giro di Andrea l'anno scorso nella Q2 di Misano sulla Desmosedici aveva fatto segnare 1.32.003: cinque secondi più lento di quanto espresso questa mattina. «Guidare una macchina è completamente diverso: a livello di linee, per come devi sapere sfruttare l'aerodinamica nell'ottica di fare il tempo».

Scortato da Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi nella veste di “angeli custodi”, Andrea ha suscitato l'ammirazione degli ingegneri Audi, mentre i suoi uomini Ducati ben conoscevano le doti del forlivese che per l'occasione ha rispolverato il suo “vecchio” 34 sulla tabella: «Sapevo che si sarebbe impegnato, è il solito Dovizioso anche se non siamo in MotoGP. È stato subito veloce e credo che abbiamo ricevuto una conferma delle sue qualità sulle quattro ruote» ha detto Ciabatti. «È un perfezionista e nonostante le poche prove è stato subito competitivo» aggiunge Tardozzi. Presente anche Alex Zanardi come ospite Bmw: per il pilota bolognese ottimi ricordi dall'anno scorso quando conquistò un bel quinto posto e ancora complimenti per Andrea: «Non sono macchine facili, non sono intuitive, è quanto di più simile a una monoposto ci possa essere. Qua sei in gara con piloti veri ma Andrea è un agonista e non uno qualsiasi. È un pilota di MotoGP, oltre tutto tra i migliori, quindi ha passato già una bella selezione. Sono convinto che le difficoltà che ha incontrato non faranno che spingerlo a migliorare. Lunedì avrà sicuramente già raggiunto un livello considerevole».

Il tempo per metabolizzare i miglioramenti è però molto poco. Già domani mattina si torna in pista con le qualifiche, nel pomeriggio alle 13.30 la partenza di gara due. Ma Andrea sta già studiando, per salire al livello successivo di questo bellissimo “gioco” a quattro ruote.