L'Intervista al Team Manager Yamaha, che a Sky si dice ottimista in vista del Gran Premio di Misano del prossimo week end. "Siamo più aggressivi, possiamo vincere", le parole di Meregalli
ll GP di Misano è in diretta domenica alle 14 su Sky Sport MotoGP e su TV8
Da Monza a Misano: la staffetta F1-MotoGP si preannuncia esaltante anche perché Valentino Rossi dà segnali di risveglio dopo i test della scorsa settimana. Di seguito l'intervista di Sandro Donato Grosso a Massimo Meregalli, Team Manager del team giapponese.
Meregalli avete analizzato i dati post test? Ci aiuta a capire qual è il livello attuale della competitività della Yamaha sia in chiave 2109 sia in vista del prossimo anno?
Più che l’analisi dei dati che stanno completando in Giappone, sono i feedback positivi dei piloti che regalano ottimismo. In sintesi tutto quello che è stato portato di nuovo è piaciuto e questo ti permette di programmare meglio il futuro. Attendevamo queste prove con ansia e l’esame è stato superato appieno.
Dunque sono state delle prove realmente proficue o è strategia aziendale?
Nessuna strategia... Le più proficue da qualche anno a questa parte ma non vorrei andare troppo in là col tempo... (si percepisce un sorriso dall’altra parte del telefono, ndr)
Esattamente cosa avete provato per la stagione in corso?
Abbiamo testato il nuovo impianto di scarico che garantisce un’erogazione molto più lineare. Mi riferisco a tutta la curva di potenza dalla prima apertura al 100% del gas spalancato. Abbiamo qualche cavallo in più che non guasta. Ha superato l’esame anche il forcellone in carbonio che da più stabilità e più trazione non tanto in massima piega ma al momento di raddrizzare la moto (la traction area in gergo tecnico) facendo lavorare meglio le gomme. Sotto quest’aspetto ci aspettiamo che il nuovo componente che stressi meno le coperture anche se non abbiamo fatto una vera è propria simulazione corsa perché era rimasto poco tempo. Il nuovo forcellone è anche più leggero rispetto a quello in alluminio e risparmiare del peso è sempre buono. Abbiamo provato anche un componente dell’aerobody che sono dei coperchi dei dischi in carbonio per migliorare il cx. Il tutto è piaciuto ed i piloti avranno a disposizione già da Misano tutte le migliorie.
Cosa esattamente per la stagione 2020?
Abbiamo lavorato sul secondo step di motore dopo il test di Brno nel quale avevamo provato la versione uno. Rispetto a quello di Brno è un pò più potente ma altresì più guidabile e più dolce. Negli ultimi test di Valencia avremo lo step tre per una valutazione complessiva da fornire ai motoristi. Tenete anche conto che Valencia si presta maggiormente in quest’ottica visto che a Misano non c’è un rettilineo con partenza da bassa velocità come in Spagna.
La moto 2020 in tutte le sue componenti la vedremo in Malesia?
Corretto, anche se pensiamo che a Valencia avremo già provato il 70% della nuova M1 che verrà decisa in toto subito dopo Sepang.
Come è cambiato l’approccio dei giapponesi rispetto al passato?
Con l’arrivo di Takahiro Sumi, nuovo capo progetto, abbiamo un approccio sì metodico ma decisamente più aggressivo. Sono tanti gli aspetti che potrei citare; ad esempio la comunicazione tecnica che oggi è molto più reciproca. Siamo davvero soddisfatti in questo senso perché troviamo l’area di lavoro nipponica anche più ricettiva e più aperta.
Dare una moto competitiva a Rossi significa allungare la sua permanenza in Yamaha?
Spero di sì... E’ innegabile che questo aspetto abbia un peso specifico sulla sua prossima decisione.
Le sue sensazioni personali?
Siamo messi decisamente meglio rispetto ad un anno fa e le ultime gare lo dimostrano ma per avviare una striscia vincente su tutte le piste occorre ancora tanto lavoro. Misano, la Thailandia e l’Astralia possono essere tracciati "amici" sulle altre piste abbiamo ancora dei punti di domanda da sciogliere sperando di non soffrire ancora tanto.
Quale può essere l’obiettivo Yamaha per Misano?
Secondo me possiamo puntare al podio ed anche al gradino più alto. Nei test siamo stati competitivi anche con i due Petronas che non avendo nulla di nuovo da provare si sono potuti dedicare al 100% sulla corsa. Noi ufficiali ci siamo concentrati sulle nuove componenti ma è giusto e proficuo che sia così.