Sono trascorsi duemila giorni dalla nascita del Team di Tavullia. Un viaggio cominciato a Losail nel 2014 e decollato con la vittoria Mondiale di Pecco. Il primo pilota dell’Academy ad approdare in MotoGP. Un progetto vivo e in continua evoluzione
Duemila volte insieme. In quasi sette stagioni si sono avvicendati uomini, piloti, Team manager e componenti dello staff, senza mai snaturare la mission Sky VR46. Sono passati duemila giorni e migliaia di chilometri dalla nascita del Team: un progetto lungimirante nato dalla sinergia tra Sky e Valentino Rossi e costruito per valorizzare i giovani piloti made in Italy. L’annuncio nel settembre del 2013, il debutto ufficiale arrivò praticamente un anno dopo a Losail, in Qatar. Come in ogni percorso di vita, ci sono delle tappe che hanno segnato inevitabilmente la storia del Team. Alcune sono marchiate a fuoco, come la prima vittoria firmata da Romano Fenati in Argentina (27 aprile 2014), il primo vero ruggito Sky VR46 ha sullo sfondo i colori albicelesti di Termas de Rio Hondo. Dopo due settimane il bis, eccolo servito a Jerez de la Frontera, ancora nel segno di Romano. Nell’album dei ricordi restano vive le lacrime e le emozioni del GP d’Italia con i trionfi di Fenati (1 giugno 2014) e Andrea Migno (4 giugno 2017) nel segno del tricolore, rimarcato dalle speciali livree sfoggiate per l’occasione.
Da talento a campione, la missione si rinnova
C’è tanto di Pecco Bagnaia in questi duemila giorni di vita. Si è imposto prima come Rookie of the year nel 2017 per poi monopolizzare la stagione successiva in Moto2, vincendo quasi metà delle gare disputate. Otto vittorie su diciannove, a Sepang conquistò il titolo di campione del Mondo con Luca Marini vincitore, al suo primo hurrà con i colori del Team. Travolto da un abbraccio totale di Valentino Rossi e Uccio (Alessio Salucci, direttore sportivo VR46 Academy). Con l’approdo di Pecco in MotoGP in questa stagione con Ducati Pramac, la mission Sky VR46 può dirsi realmente compiuta. Un talento fatto, costruito e consegnato con garbo alla Top Class. Ora avanti un altro. E’ la logica dello Sky Racing Team VR46 che punta alla formazione dei giovani riders italiani attraverso l’Academy, non perdendo mai di vista l’obiettivo e confermando con i fatti (2000 giorni dopo) che i talenti di oggi possono essere davvero i campioni di domani.