Rossi in conferenza annuncia la separazione da Silvano Galbusera, che lavorerà con il test team europeo della Yamaha: al suo posto dal 2020 come capotecnico ci sarà David Munoz
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I cicli si aprono e si chiudono, nella vita come nello sport. Non c’è da sorprendersi quindi se Valentino Rossi dopo cinque anni con Silvano Galbusera, abbia deciso di terminare la sua collaborazione con il capotecnico. Già Galbusera nel 2014 aveva sostituito Jeremy Burgess, il tecnico con cui aveva vinto i suoi 9 titoli mondiali. Ci sono motivazioni personali: Galbusera, dopo anni di trasferte, voleva passare più tempo a casa, anche se rimarrà in orbita Yamaha, collaborando con il test team europeo.
La scelta di Rossi e la Yamaha è caduta su David Munoz, il capotecnico attuale di Niccolò Bulega in Moto2 e soprattutto di Pecco Bagnaia quando ha vinto il Mondiale nella passata stagione. L’indicazione è arrivata direttamente da Valentino, che ha visto in Munoz uno capace, competente, freddo e soprattutto esponente di una nuova generazione di tecnici.
Il cambio è evidentemente una mossa coraggiosa perché Munoz non ha mai lavorato in top class, ma è anche il segno che Rossi, come in una partita di poker, voglia giocare un all-in, ovvero metta sul piatto tutte le fiche a disposizione. Nella prossima stagione, infatti, Rossi deciderà se continuare anche nel 2021 a seconda della sua competitività, e puntare su un rookie dei capotecnici è rischioso ma potrebbe essere anche la figura giusta per temperamento e competenza per tornare ad essere competitivi.