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MotoGP 2020, la possibilità di Lorenzo collaudatore Yamaha

MotoGp
©Getty

Lo spagnolo non ha mai smesso di allenarsi, nemmeno dopo il ritiro. La sua per la forma fisica è una passione oltre che un’attitudine naturale, che potrebbe venire buona se una moto dovesse tornargli tra le mani

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Non stiamo parlando di un ruolo da pilota in gara. Quel capitolo ci è parso chiuso dalle prime parole che ci consegnò nel giorno del ritiro a Valencia. Fu molto chiaro parlando di un  sacrosanto "bisogno di poter lottare per vincere per tenere alta la motivazione" che dovrebbe tagliare le gambe a qualsiasi ulteriore suggestione, scontrandosi  peraltro con il mercato della MotoGP che è bell’e chiuso. Ma potrebbe fare dei chilometri, molti, che siano utili per lui stesso e utili per chi ha già beneficiato di lui, e alla grande, in passato.

Se effettivamente la Yamaha facesse un passo per coinvolgerlo come collaudatore nella squadra di Silvano Galbusera non sarebbe poi così sorprendente. L ’era motociclistica è quella in cui i test team attrezzati con piloti di spessore stanno diventando sempre più importanti.

Non è insomma in gara che ci immaginiamo Jorge quando dice che tornerà nel paddock e che presto avremo notizie in proposito.

Un pilota come lui nel paddock è interessante sempre, per la la tv, per gli sponsor, per chiunque abbia bisogno della sua esperienza e della sua competenza. Però, pensando a alla Yamaha, c’è proprio tutto quello che serve perché possa essere un bel gancio per far crescere ancora la propria moto su altri circuiti.

Il vero tester, veloce e di lusso. Secondo l’edizione spagnola di motorsport.com c’è del vero. Se non c’è più Folger, se non c’è Zarco e non rimangono che i collaudatori giapponesi, è assolutamente plausibile che Lin Jarvis e i suoi ci abbiano davvero fatto un pensierino.