Andrea Iannone sospeso per doping, l'avvocato De Rensis: "Siamo fiduciosi nel TAS"

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Il legale di Iannone analizza la sentenza che impone uno stop di 18 mesi al pilota dell'Aprilia per contaminazione alimentare: "Da un lato siamo soddisfatti perchè le nostre tesi sono state globalmente accolte, dall'altro ora cominceremo a ragionare su come un'atleta possa capire che la carne sia stata contaminata... Abbiamo fiducia sul fatto che il TAS possa riportare totale giustizia in questa vicenda che ha fatto soffrire enormemente il pilota"

Doping sì, ma per contaminazione alimentare: questa la sentenza di condanna a 18 mesi di squalifica per Andrea Iannone. A Sky è intervenuto lo stesso pilota, che ha ammesso di aver passato uno dei più duri periodi della sua vita ("Ho pensato davvero di tutto") e di essere solo in parte soddisfatto, visto che è stata riconosciuta la sua innocenza ma "fondamentalmente abbiamo perso perchè siamo stati squalificati lo stesso". Dopo di lui ha parlato il suo avvocato a Sky Antonio De Rensis, che ha innanzitutto fatto il punto tecnico sulla sentenza: "Sono state accolte completamente tutte le argomentazioni difensive e smontate quelle dell'accusa. È stata riconosciuta la contaminazione alimentare escluso categoricamente l'utilizzo volontario di sostanze dopanti. Sono state citate le nostre argomentazioni in toto, compresa quella delle foto degli altri piloti che abbiamo prodotto, sostenendo che avessero fisici identici se non più scolpiti di quelli di Iannone. È stato detto che Andrea avrebbe dovuto controllare la carne, affermazione che oltretutto contrasta con il caso del lunghista Lawson, prosciolto dal TAS per contaminazione alimentare". Il punto è: "Un'atleta deve andare al ristorante con un team di chimici per esaminare la carne? Dal momento che l'accusa sosteneva che in Malesia non c'è carne contaminata e lo drostanolone non esiste, i giudici ci hanno dato ragione e allo stesso tempo hanno condannato Andrea. Siamo soddisfatti perchè hanno riconosciuto la contaminazione alimentare", aggiunge De Rensis.

"Fiduciosi nel TAS"

Quante possibilità ci sono che il TAS possa convertire la sentenza in una di totale assoluzione? "La contaminazione alimentare viene utilizzata come elemento discriminante per il proscioglimento al TAS, lo dimostrano innumerevoli casi del passato. Noi invece siamo stati condannati a 18 mesi nonostante questo", spiega De Rensis. "Da un lato c'è la grande soddisfazione perchè le nostre tesi sono state globalmente accolte, dall'altro ora cominceremo a ragionare su come un'atleta possa capire che la carne sia stata contaminata. Abbiamo fiducia che il TAS possa riportare totale giustizia in questa vicenza che ha fatto soffrire enormemente Iannone. Ringraziamo l'ad Aprilia Rivola e il prof. Salomone che ha coordinato tutto lo sraff scientifico", conclude il legale di Iannone.