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MotoGP, Rossi e Morbidelli: obiettivo riscatto a Portimao

MotoGp

Vera Spadini

Dopo le due gare in Qatar con un bilancio negativo, il team Petronas ora guarda a Portimao. L'obiettivo di Morbidelli e Rossi è il rilancio, dopo i risultati non esaltanti di Losail

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Un foglio bianco, su cui scrivere una nuova storia, questo ha chiesto Franco Morbidelli per Portimao: cancellare le prime due gare in Qatar e ripartire da zero. A Losail il bilancio del team Petronas è stato disastroso, soprattutto se paragonato ai risultati della squadra Yamaha ufficiale, che ha fatto doppietta con le vittorie di Vinales prima e Quartararo poi. Dopo un buon 4° posto in griglia, Rossi ha chiuso 12° la prima gara, e 16° la seconda, partendo 21°. 18° e 12° al traguardo Morbidelli. I soliti problemi di grip al posteriore di Valentino non bastano a spiegare una tale debacle. Ma nemmeno i suoi 42 anni, da molti considerati la causa di tutto. Franky di anni ne ha 26, ed è vicecampione del mondo, eppure ha sofferto per due week end: prestazioni altalenanti della M1 a seconda delle temperature e problemi tecnici, dall’abbassatore ai motori fumanti. Ma la cosa più grave è che né Rossi né Morbidelli né nessuno all’interno del box sappia spiegare esattamente cosa sia successo. Pare evidente quindi che Petronas debba trovare un nuovo assetto, tecnico e umano, che possa esaltare le potenzialità dei suoi piloti come avviene nel team factory. Dopo Losail è chiaro: la moto ufficiale non basta (tralasciando il fatto che Morbidelli, il migliore tra le Yamaha l’anno scorso, ha una moto meno evoluta). In questa MotoGP ogni dettaglio può fare la differenza. Nel male, come successo in Qatar, ma anche nel bene, come potrebbe avvenire a Portimao, pista in cui Morbidelli è salito sul podio nel 2020. Ed è per questo che quel foglio bianco sarà decisivo.