Superbike, il bilancio di Barcellona: il weekend perfetto di Ducati

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Edoardo Vercellesi

Edoardo Vercellesi

A Barcellona splendono le Ducati di Rinaldi e Redding, ma la sorpresa è Bassani con Motocorsa. Razgatglioglu conserva la testa del mondiale nonostante un ritiro, Rea fatica

Il trittico iberico della Superbike si è aperto a Barcellona con un fine settimana di grande motociclismo, in cui lo spettacolo l’ha fatta da padrone fin dal sabato. La stellare pole position di Tom Sykes, cinquantunesima della sua carriera, ha acceso la miccia che ha fatto scoppiare i fuochi d’artificio nelle tre gare. Il bagnato ha regalato una Gara 1 incerta con sorpassi e controsorpassi, come anche la Superpole Race asciutta di domenica mattina e Gara 2 decisa negli ultimi giri. Il tutto con una forte impronta italiana data da Ducati, Michael Ruben Rinaldi, Axel Bassani e i team Aruba.it e Motocorsa. Tracciamo il bilancio del nono round del mondiale 2021.

UP

Ducati

A Borgo Panigale si fa festa grande dopo questo weekend, che testimonia l’altissimo potenziale della Panigale V4R e la sua versatilità. Rinaldi si conferma temibile fin dal venerdì e coglie il podio in Gara 1, chiude quinto la Superpole Race e compie il capolavoro in Gara 2 ottenendo la quarta vittoria in carriera. Scott Redding vince sabato con una rimonta furibonda dai margini della top-10, replicando con il terzo posto di Gara 2. Ma la vera grande sorpresa è Axel Bassani, che sfrutta la grande sensibilità sul bagnato per chiudere secondo in Gara 1 e regalare a se stesso e a Motocorsa Racing il primo podio in Superbike. Se a tutto questo aggiungiamo il successo di Franceso Bagnaia e il terzo posto di Enea Bastianini in MotoGP a Misano, ecco che il desmoquadro è completo.

Toprak Razgatlioglu

Non vince, ma convince e anche parecchio. La vera prova di forza del turco è Gara 1, dove sul bagnato (che lo aveva sempre messo in crisi) riesce a giocarsi la vittoria fino al ritiro per un problema elettrico. In Superpole Race perde terreno da Jonathan Rea per uno sbacchettamento che gli allontana le pastiglie dei freni e il successivo “largo”, chiudendo secondo come anche in Gara 2, quando subisce un calo verticale delle gomme negli ultimi giri. Di Rea si dice sempre che sa limitare i danni, che se anche non vince è sempre lì: Toprak ha imparato la lezione e la sta applicando meglio del maestro.

Alvaro Bautista

In ombra fino a domenica mattina, trova improvvisamente il grip mancante e in una Superpole Race caotica coglie addirittura il podio, confermandosi veloce in Gara 2 dove chiude quarto. Il 2021 di Alvaro e della Honda è stato un calvario, con tante cadute e pochissimi segnali positivi, ma la gioia del box HRC dopo il terzo posto della Sprint è un balsamo per un progetto che il prossimo anno rischia di dover ricominciare da zero.

DOWN

Jonathan Rea

Vince la Superpole Race, ma non va oltre il quarto posto sul bagnato e fa sesto in Gara 2. Le sensazioni positive di domenica mattina spariscono al pomeriggio, quando non riesce a frenare e inserire la moto in curva come vorrebbe mentre Razgatlioglu e Rinaldi se ne vanno. Rea arriva a Barcellona con sei punti di distacco e ne esce con uno solo, tornando quasi alla pari con Toprak, ma senza il ritiro del rivale in Gara 1 il bilancio sarebbe stato pesantissimo.

BMW

La pole position di Sykes fa ben sperare la casa di Monaco, ma il weekend alla fine è molto amaro. L’inglese non convince sul bagnato, viene steso dal compagno di squadra in Superpole Race (la migliore chance per fare bene) e cade in Gara 2 venendo centrato da Lucas Mahias e procurandosi una commozione cerebrale. Michael Van Der Mark si comporta bene in Gara 1 e fa quinto, chiudendo nono domenica pomeriggio. Il bottino è ben più magro delle aspettative.

Lucas Mahias

Il francese del team Puccetti soffre ancora per lo scafoide operato male dopo la frattura di Assen, che necessiterà di un ulteriore intervento a fine stagione. La sua crescita ha subito un netto arresto con quella botta e i danni provocati dalle tante cadute iniziano a essere ingenti, sia a livello di fiducia personale che economico. A Barcellona fa tredicesimo in Gara 1 ed è responsabile della caduta che interrompe la Superpole Race e coinvolge Chaz Davies, infortunato alla zona lombare; nell’incidente con Sykes, invece, non ha colpe.