
MotoGP, Mugello: come arrivano i piloti al GP d'Italia. Il punto di Paolo Beltramo
Il Mugello è sempre speciale, come e più di altri appuntamenti tradizionali. Il circuito toscano di proprietà della Ferrari fa parte di quella cerchia di piste piene zeppe di fascino, storia, leggende, pur essendo una struttura usata una sola volta dalla F1 per gareggiare, lasciando, tra parentesi, un’impressione assolutamente positiva ai piloti. Ma loro, come arrivano all'appuntamento? Tra piloti e Case, italiani protagonisti
di Paolo Beltramo

Per chi lo conosce il Mugello è unico sia per la bellezza della pista, sia per l'ambiente perché è uno dei pochi dove buona parte degli spettatori "non" dorme all’interno. Un po’, ma di più, come Assen, Sachsenring, Le Mans, Phillip Island…Ci si arriva con gli italiani protagonisti assoluti tra i piloti e le Case

QUARTARARO - Il campione del mondo quest’anno soffre, ma grazie alla sua costanza e alla sua classe è comunque primo in classifica, anche se per pochissimi punti, nonostante una Yamaha non sempre competitiva. La moto giapponese fatica per la minore potenza e quindi non riesce a superare se non con molta difficoltà. Deve partire davanti e avere strada libera, così da poter guidare come preferisce, altrimenti sono guai.

Il Mugello col suo lungo rettilineo e l’arrivo lontano dall’uscita dell’ultima curva, non sembra essere quest’anno adattissimo alle sue caratteristiche, anche se Yamaha ha una buona tradizione. Dagli altri 3 piloti Yamaha, viste le prime 7 gare, non possiamo attenderci grandi cose. Anche se Dovizioso e Morbidelli potrebbero fare molto meglio di quanto visto fin qua.

ESPARGARO' - Il pilota Aprilia ha lasciato tutti a bocca aperta con la sua costanza e velocità. La Casa veneta per l’equilibrio, l’adattabilità e la competitività della sua moto. Insieme a Quartararo quest’anno lo spagnolo è l’unico ad aver conquistato punti in tutte le gare, con una vittoria e ben 4 podi. Potrebbe essere un’occasione da non perdere per recuperare sul Diablo. Vinales, invece, sembra ancora lontano dal suo meglio, ma partendo bene potrebbe disputare finalmente una gara tra i più veloci.

BASTIANINI - Il Bestia quest’anno è quello che ha stupito ed esaltato di più. 3 vittorie e un solo 0, terzo posto in classifica e una moto, la Ducati 2021 con qualche aggiornamento che è un mezzo quasi perfetto. Enea ha tutto per infiammare il Mugello, insomma. Con lui il Team Gresini orfano di Fausto, ma capace, simpatico, competitivo.

Il lungo rettilineo dovrebbe aiutare i piloti Ducati, a patto di riuscire a non farsi opprimere dalla pressione, soprattutto nel caso degli italiani come Enea, ma anche Bagnaia, fin qui al di sotto delle aspettative per problemi di crescita della nuova GP22 e di qualche errore di troppo, ma anche assolutamente competitivo e veloce. La sua rivincita, la sua risalita potrebbero iniziare proprio al Mugello. C’è luogo migliore?

Direi di no. Inoltre anche Miller, i due Pramac e la coppia tutta italiana della squadra di Rossi, oltre al compagno di Bastianini Di Giannantonio, potrebbero mescolare le carte nei numerosi corpo a corpo che ci saranno.

MARQUEZ - Anche la Honda per il momento si sintetizza, nonostante i guai fisici che lo hanno colpito e lo limitano, in un solo pilota: Marc Marquez, appunto. Il fenomeno catalano è comunque il migliore tra tutti i piloti del gigante giapponese. Pur con una moto non competitiva il 93 ci prova sempre e poi ha imparato ad accontentarsi. Quello che non può proprio più permettersi è un'altra caduta con conseguenze, perciò calma, ammesso che si possa dire. Polyccio Epargaro, Nakagami e Alex Marquez non sembrano, se non a sprazzi, essere molto competitivi.

OLIVEIRA/BINDER – KTM aveva iniziato bene, stupendo anche un po’ per la sua competitività e la vittoria indonesiana (Oliveira), ma poi, una volta rientrati in Europa, la casa austriaca ha cominciato a deludere, non riuscendo più ad avvicinare in podio. Probabilmente i piloti (a parte i due esordienti Gardner e Fernandez) non sono del lignaggio dei top, anche se a volte pare di sì.

Per l’anno prossimo sembrerebbe che abbiano già preso Miller, che col Team Manager Guidotti ha un ottimo rapporto dai tempi dei due in Pramac, il che rappresenta un sicuro passo avanti, ma per ora pazienza.

MOTO2 – In testa c’è sempre Celestino Vietti, anche se a Jerez e Le Mans si è fatto recuperare un sacco di punti dal gruppo di affamati inseguitori come Ogura, Canet, Fernandez. Lui e Tony Arbolino devono assolutamente riprendere la via maestra fatta di belle gare, pochi errori e lotta per il podio. Il tifo del Mugello potrebbe spingerli, aiutarli.

MOTO3– Dopo un inizio stagione imperioso, Dennis Foggia ha disputato le ultime 3 gare in evidente difesa. E così Garcia l’ha passato per il primo posto (+17 punti) e Masia raggiunto al secondo, mentre dietro Guevara e Sasaki premono e minacciano. A Foggia e agli altri piloti Honda servono aggiornamenti di motore, altrimenti KTM stravince.

Soprattutto in un circuito come quello del Mugello la vedo durissima per Dennis e Migno, ma è anche vero che al Mugello dopo il dritto c’è un a lunga parte guidatissima, dove si può recuperare. Speriamo. Buon divertimento. Sia che andiate, sia che stiate a casa.