MotoGP, Mugello. Marquez tranquillizza sulle sue condizioni: "Nessuna operazione in vista"

HONDA

Paolo Lorenzi

©Ansa

Il catalano tranquillizza sulle sue condizioni fisiche: "Nessuna operazione all'orizzonte". Sulle aspettative al Mugello: "Credo che la nostra moto qui possa performare meglio", spiega Marquez. Poi una battuta sul regolamento: "Il campionato deve capire se vuole privilegiare lo show o la tecnica". Il GP d'Italia domenica alle 14 live su Sky Sport MotoGP e Sky Sport Uno, in streaming su NOW e in chiaro su TV8

MOTOGP, LA GARA DEL MUGELLO LIVE

"Nessuna operazione in vista", tranquillizza Marc Marquez sulle sue condizioni fisiche, non ancora ancora ripristinate, ma per le quali "è sufficiente il lavoro che continuo a fare con i medici" e con la sua equipe. Il campione della Honda, piuttosto, è preoccupato delle condizione tecniche, di una moto ancora distante dalle sue necessità. "Al momento la moto non mi aiuta. Mi manca la fiducia sull'anteriore a centro curva, il problema maggiore", ma la Honda si sta impegnando per trovare una soluzione, assicura Marquez. Qualche novità è stata provata, qualcosa sta arrivando. "Piccole cose che possono aiutare", aggiunge Marquez ma s'intuisce che la strada per uscire dall’empasse in cui si sta dibattendo, è ancora lunga. La pista del Mugello potrebbe aiutare? "Credo che la nostra moto qui possa performare meglio, ma per il mio stile di guida resta un circuito impegnativo, a dispetto dei risultati ottenuti in passato. Era così anche in Moto 2. Ma quest’anno siamo andati meglio dove faticavamo in passato e viceversa” confessa il pilota catalano.

Sul regolamento: "Abbiamo bisogno di limiti precisi"

Stuzzicato dai giornalisti, Marquez offre la sua lettura del dibattito tecnico-normativo che lui stesso ha contribuito a innescare (“con l’attuale aerodinamica e la filosofia progettuale delle Motogp è più difficile superare” aveva dichiarato alla vigilia del gran premio di Francia). “Ognuno la vede a modo proprio - ha spiegato Marc -. Chi è favorevole all’aerodinamica, chi all’abbassatore, chi alla potenza, chi alla velocità massima. Bisogna capire in quale direzione si vuole andare”. In sostanza, spiega lo spagnolo, la situazione resta frammentata quando invece servirebbe una direzione univoca e soprattutto chiara. “Il campionato deve capire che cosa vuole. Se vuole privilegiare lo show o la tecnica. Noi abbiamo bisogno di regole chiare e limiti precisi”. Senza dimenticare, per far capire da che parte pende la sua opinione "che la gente a casa non percepisce la differenza tra una moto più o meno veloce in curva, ma apprezza la battaglia e i sorpassi", in altre parole, lo spettacolo.