MotoGP, l'analisi e i numeri del GP di Germania (Sachsenring): Quartararo va in fuga

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Michele Merlino

L'ennesimo sabato italiano firmato dalla Ducati e da Bagnaia si trasforma in una vittoria che manda in fuga Fabio Quartararo: il francese al Sachsenring non ha concesso nemmeno un giro in testa ai rivali e ora ha un vantaggio di 34 punti nel Mondiale

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Dobbiamo tenerci stretti i sabati, perché in tempi recenti le domeniche sono state avare di soddisfazioni per i colori italiani. Il trend è cominciato con la Ferrari, e le famose 4 pole consecutive di Leclerc risoltesi in una bolla di sapone (cioè nessuna vittoria…), ed ora è il turno della Ducati, che al Sachsenring ottiene sì la settima pole nelle prime 10 qualifiche dell’anno (non ci erano mai riusciti prima), ma in gara per la seconda volta quest’anno dopo Le Mans, Pecco Bagnaia trasforma la pole in una caduta. Il contrasto tra il sabato italiano e la domenica timbrata Quartararo (Yamaha) è quasi beffardo: dopo le qualifiche ci sono 8 moto italiane nelle prime 9 posizioni (anche questonun dato inedito) e l’intruso è, appunto, Fabio, ma in seconda posizione. E dopo la gara? 4 Ducati nei primi 6 posti, due sul podio; 5 moto italiane nei primi 6…ma il gradino più alto è della Yamaha di Quartararo, irraggiungibile.

La fuga di Quartararo nel Mondiale

La fuga del francese, in gara e nel campionato, sta assumendo proporzioni “alla Marquez”: dal via del GP di Catalunya non ha concesso nemmeno un giro in testa ai rivali (sono 54 tornate di fila dopo il Sachsenring) e nel mondiale ha un vantaggio di 34 punti, curiosamente con lo stesso bottino dell’anno scorso, 172 punti in 10 gare. Della maledizione dei vincitori nel 2022 ne abbiamo già parlato parecchie volte, e questa è l’occasione per l’eccezione che conferma la regola, visto che Quartararo sembra il predestinato: l’unico che riesce a scamparla. È l'unico che è riuscito a far seguire una vittoria da un podio/una vittoria, in due casi: vincitore a Portimao quindi 2° a Jerez, ed ora Vincitore in Catalunya e al Sachsenring. Tutti gli altri vincitori quest'anno, alla gara successiva, o sono caduti o sono finiti fuori dai primi 10. Che, a pensarci bene, è una chiave di lettura ulteriore per la sua fuga mondiale.

La fine del record

Nessuna Honda a punti all’arrivo del Sachsenring. Suona strano? Sicuramente, perché in pochi si ricorderanno l’ultima volta che è accaduto. Era il 1982, 40 anni fa, e la Honda non andò a punti in un discusso GP di Francia, nel quale i piloti ufficiali si rifiutarono di correre. Dalla gara successiva, il GP di Spagna a Jarama fino al Catalunya di due settimane fa, la Honda era sempre andata a punti, per

una sequenza record di 633 gare… terminata in un circuito in cui avevano vinto tutte e 11 le gare corse qui dal 2010 in poi.

I record

Dopo le tematiche “principe” di questo GP, è tempo di aggiornare qualche record:

Quartararo ottiene l’undicesima vittoria, eguagliando Phil Read al 22° posto di tutti i tempi, e dietro a lui si piazza Zarco, che aggiorna il record del pilota con più podi senza vittorie, portandolo a 15. Quartararo e Zarco regalano alla Francia la terza doppietta in top-class dopo Doha 2021 e Portogallo quest’anno, mentre al terzo posto Jack Miller conquista il 18° podio eguagliando, guarda caso, un francese, Christian Sarron al 38° posto di tutti i tempi.