MotoGP Aragon, Bastianini e la Ducati ufficiale: "Con Bagnaia ci sarà una sana rivalità"

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Il pilota del team Gresini, dal 2023 in sella alla Ducati ufficiale al fianco di Bagnaia, si è raccontato a 360 gradi al nostro Sandro Donato Grosso. "Con Pecco ho sempre avuto un buon rapporto - spiega da Aragon il pilota romagnolo - ci sarà della sana rivalità. Ma la pressione sicuramente sarà maggiore". Qui l'intervista integrale. Domenica il Gran Premio è in diretta su Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW

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Enea... perché? L'abbiamo chiesto a tuo padre Emilio, sai perché ti hanno chiamato così?

"In realtà la storia non la conosco bene..."

 

Allora te la raccontiamo noi: ti hanno chiamato Enea per un omaggio a un venditore di auto del tuo paese. 

"Ottima scelta, il mio nome mi piace molto".

 

Lo sai come ti voleva chiamare tua mamma?

"Sì, Francesco o Michele".

 

A me ha detto Giacomo...

"Questa non la sapevo!".

 

Scherzi a parte: come stai?

"Molto bene, grazie".

 

Ci racconti quando è arrivata la telefonata di Gigi Dall'Igna per comunicarti che eri stato scelto per la Ducati ufficiale?

"Ero in moto, stavo tornando a casa. È stata una grande emozione. Mi ha detto che avrei fatto parte del team nel 2023 e sono rimasto senza parole... Poi ho festeggiato con gli amici, è stato bello".

 

A tuo papà hai detto: "Siamo rossi", vero?

"Sì, ho detto proprio così: "Siamo rossi".

 

Qual è il tuo primo ricordo su una moto?

"Sulle minimoto, il periodo più bello. Mi ricordo ogni singola gara... credo sia stato il momento in cui mi sono divertito di più".

 

Quali sono le tue passioni extra-pista?

"Mi piace la pesca, gli sport invernali, lo sci. E mi piace trascorrere del tempo anche con chi non capisce molto di moto". 

 

Che tipo di pesca?

"Pesca in mare, che pratico da due anni. Traina con il piombo, spinning, vertical".

 

Moto3: quali sono i ricordi più belli?

"Sicuramente il mio debutto, quello che ricordo meglio. Non avevo molta esperienza e le ambizioni non erano altissime, ma i tre podi nella prima stagione mi hanno motivato a fare sempre di più".

 

Il rapporto con Fausto Gresini?

"Molto speciale. Abbiamo anche litigato... perché lui aveva un carattere molto forte e ci eravamo fatti prendere un po' dal nervosismo. Volevo andare via... ma dopo tre giorni mi ero già pentito. E di lui e del nostro rapporto mi rimangono soprattutto ricordi belli".

 

Moto2: avresti mai immaginato di vincere il Mondiale nel 2020?

"È stato un anno particolare per tutti e tornare in pista dopo gli allenamenti a casa era un grosso punto interrogativo. Invece ho avuto subito delle buone sensazioni, ero competitivo e ho capito che poteva farcela". 

 

Un altro tuo punto di riferimento è stato Giovanni Sandi, tuo capotecnico ai tempi dell'Italtrans.

"Assolutamente. Mi ha saputo mostrare la via, diceva che avevo talento ma che non mi impegnavo, non riuscivo a esprimermi al massimo".

 

Nella ufficiale non avrai il tuo attuale capotecnico Alberto Giribuola, dal 2023 in KTM. 

"È stata una bella botta, mi dispiace, però capisco le sue priorità, per lui sarà una grande occasione".

 

Delle tre gare che hai vinto finora in questa stagione qual è la tua preferita?

"Quella di Austin, una delle mie piste preferite. Desideravo vincere in America. Quella in Qatar al debutto è stata bella, emozionante ma anche amara, perché mancava un pezzo, senza Fausto (Gresini, ndr) la gioia non poteva essere completa".

 

Cosa ti piace di più e meno delle persone?

"Apprezzo molto la sincerità. Un po' meno quelli che salgono sul carro dei vincitori...".

 

Avresti voluto far parte dell'Academy di Valentino Rossi?

"Ogni tanto ci ho pensato, allenarmi con Vale sarebbe stato bello, ma ho fatto una scelta e va bene così".

 

Cosa cambierà con il team ufficiale?

"Molte cose. Sarà tutto un po' più difficile, dovrò imparare meglio l'inglese... ci saranno molte più persone con cui parlare, la pressione sarà maggiore, ma è una sfida affascinante". 

 

In Ducati troverai Bagnaia, un pilota che stimi. 

"Certo. Ho avuto sempre un buon rapporto con Pecco, lo conosco da tanto tempo e siamo sempre andati d'accordo. Andiamo entrambi molto forte e credo che ci sarà da divertirsi. Nascerà una rivalità sana, ognuno farà la propria gara ma avremo anche modo di aiutarci reciprocamente per sviluppare meglio la moto".

 

Sei pronto per stare nel box con 'Rocky' Tardozzi?

(ride) "Penso che se le cose andranno bene mi darà parecchi pugni...".

 

Come vive questo passaggio alla moto ufficiale il tuo manager, Carlo Pernat? 

"Carletto è più gasato di me... Avrà sicuramente più lavoro da fare, ma è uno che sa vivere e metterà tutto a posto senza problemi".

 

Cosa mi dici invece di Nevio?

"Nevio è stato il mio meccanico storico nelle minimoto, quello con cui ho vinto i titoli italiani ed europei. Una persona che mi ha aiutato molto a crescere e che credeva in me. Non so come, ma sapeva dall'inizio che sarei arrivato fino a qua...".