Moto2, GP Aragon: vittoria di Acosta, 5° Arbolino, 10° Vietti. HIGHLIGHTS
motorlandAcosta padrone assoluto della gara di Moto2 ad Aragon, vinta davanti a Canet e Augusto Fernandez, 4° Ogura, che rimane in scia nella classifica del Mondiale. Bel 5° posto di Arbolino, solo 10° invece Vietti, che si allontana ancora dalla testa dal campionato. Caos alla partenza con cadute di Lopez, Schrotter, Kubo e Antonelli
Pedro Acosta vince e tiene aperto il mondiale. Ogura ringrazia. Sembrava una gara incanalata nel segno di Fernandez, partito bene, in testa con un vantaggio di 1,3 secondi su Dixon al terzo giro. Ma il leader del mondiale non ha fatto i conti con il connazionale. Liquidato Dixon, troppo lento, Acosta ha acchiappato Augusto in pochi giri. L’ha superato e l’ha salutato. That’s Pedro, il fenomeno arrivato dalla Moto3, che ogni tanto lustra il suo talento e scombussola i pronostici. Seconda vittoria, dopo il Mugello, per il pilota di Murcia, compagno di squadra di Fernandez che l’ha comunque abbracciato dopo il traguardo tagliato al terzo posto. Nel frattempo anche Canet ha ricucito e superato il pilota del team Ajo a tre giri dal termine. Duello pulito, chiuso al primo colpo, senza possibilità di replica. Fernandez resta in testa al campionato, con un vantaggio di 7 punti su Ogura. Il giapponese ha faticato a recuperare posizioni. Nel finale si è trovato sulla strada Arbolino che non gliel’ha resa facile e ha ceduto il passo solo all’ultimo giro, complice una sfollata che ha vanificato l’ultimo tentativo di rispondere a Ogura. Il quarto posto tiene aperte le speranza del pilota del team Honda Asia che perde tre punti rispetto alla vigilia nei confronto di Fernandez e tiene viva la lotta per il titolo.
Vietti 10°: sogno Mondiale sempre più lontano
Speranze ormai deluse invece per Celestino Vietti che al termine di un week end alla ricerca della forma perduta, ha chiuso la gara al decimo posto, nemmeno male considerando che scattava dalla diciassettesima casella. Ma Celestino paga in gara, prove e qualifiche sotto tono, e forse una certa mancanza di sicurezza, quella che a inizio stagione l’aveva catapultato subito al vertice del mondiale. Ad Aragon ha subito anche la prematura caduta di Lopez dopo appena due curve (lo spagnolo di Boscoscuro, partito a fionda, ha forzato un sorpasso all’esterno finendo nella ghiaia, coinvolgendo Schrotter e portandosi dietro Kubo, Antonelli e il pilota del team Mooney VR46). Il resto della gara è stata una rincorsa che nel finale ha preso anche Dalla Porta, finito due posizioni più indietro.