MotoGP, GP Valencia: le pagelle di Paolo Beltramo
Massimo dei voti per Pecco Bagnaia, che a Valencia si è laureato campione del mondo di MotoGP. Onore alle armi per lo sconfitto Quartararo: 9. Rimpianto per Suzuki, che lascia con una vittoria. Male Aprilia e Honda. Di seguito voti e pagelle di Paolo Beltramo dopo uno storico GP Valencia
- Pecco Bagnaia ce l’ha fatta, come prevedibile, ma non scontato, ha portato a casa il titolo della MotoGP con la Ducati, 15 anni dopo Casey Stoner e 50 dopo Giacomo Agostini, l’ultimo italiano su moto italiana (allora, nel 1972, era una MV Agusta) gestendo gara, tensione e problemi all’anteriore, chiudendo "soltanto" nono, comunque più che sufficiente per vincere anche col successo di Quartararo
- Il francese ha chiuso quarto, ad inizio gara i due si sono dati sportellate, poi, Pecco ha messo la mappa prudente e ha portato a casa il titolo, che era ciò che contava davvero. Benissimo, insomma meglio di così non si poteva fare, quindi 10, lode, laurea in MotoGP. Grandissimo Pecco, grandissima Ducati
- Fabio Quartararo ci ha provato fino alla fine, non aveva grandi speranze di potercela fare, perché doveva per forza vincere e poi sperare che Bagnaia non finisse almeno 14°. Così ha dato il massimo, ha tentato una rimonta sui primi, poi ha chiuso 4°. Onore al merito, pure per lui che ha reso imprevedibile un campionato come nessun’altra Yamaha ha fatto neppure lontanamente. 9, bravo e gentile.
- Suzuki che si ritira dopo aver vinto 2 delle ultime 3 gare di questa stagione grazie alla classe evidentemente sottostimata di Alex Rins. Masochismo puro, visto così, da fuori, ma direi vero considerando la moto e i piloti. Beh, ciao, 9, speriamo a presto. Ci mancherete.
- Alla fine sul podio della stagione c’è andato lui, il Bestia, pilota del Team Gresini, vincitore di 4 gare è riuscito a conquistare il posto alle spalle di Bagnaia e Quartararo prendendolo alla fine ad Aleix Espargaro. Giusto, in fondo anche perché pilota della Ducati, moto migliore del lotto. 9, perché se vinci 4 volte, non puoi prendere meno. E l’anno prossimo sarà a fianco di Pecco vestito di rosso. Bella coppia
- Un Binder così sarà la base per i miglioramenti della KTM, Forte, deciso, grintoso, giovane. Giusto investirci e mettergli a fianco gente nuova, per diventare una forza come tutte le volte che la casa austriaca si è impegnata nelle corse. Oggi 9, che bella rimonta!!
- Punto e a capo, voltiamo pagina. Pol fermo, Marc caduto come messo in previsione date le difficoltà della moto e la volontà di provarci comunque, nonostante una moto meno veloce, Nakagami tra i peggio. Basta così, meno male che è finita, ora occhio a martedì, cioè al 2023. 3.
- Peccato per Ai Ogura che ha gettato con due cadute consecutive, una in Malesia l’altra qui a Valencia, la possibilità di giocarsi il campionato. È caduto per due volte mentre era lì per il successo, per il podio, come era obbligato a fare. Peccato, 8, per averci provato 3 per la gara
- Così Augusto Fernandez si è preso un mondiale meritato 10, che altro. Bene anche Tony Arbolino che ha studiato da campione per il 2023, 8. Molto bene Pedrito Acosta che dopo il dominio in Moto3, la frattura del femore in questa, ha chiuso dicendo che il futuro vuole che sia suo, 8. Male, molto male Celestino Vietti che dopo un inizio strepitoso è finito in terra anche qui. 4.
- Beh, superGuevara ha stravinto un campionato con merito assoluto, ha beffato anche all’ultima curva, dell’ultimo giro, dell’ultima gara il motivatissimo Deniz Öncü e staccato il compagno Garcia. Dominio suo, dominio del Team Aspar che a Valencia è a casa, insomma un trionfo meritatissimo: 10 e lode, e grande KTM (Gas Gas, Husqvarna). Honda dovrà lavorare anche qui e molto (5).