MotoGP, Marini: "Ottimista per il Mondiale 2023, dobbiamo puntare alla vittoria"

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Luca Marini traccia un bilancio del suo 2022 con il team Mooney VR46: "La seconda parte del campionato è stata incredibile. Dopo un avvio di stagione complicato, siamo stati praticamente perfetti. L’atmosfera in squadra è fantastica, sia in circuito che fuori. Il salto in avanti fatto dagli ingegneri Ducati è impressionante, hanno aperto un gap enorme sugli altri costruttori. Sono davvero ottimista per il 2023, dobbiamo puntare in alto, alla vittoria"

FOTO. MARINI AL RANCH PER LA 100 KM DEI CAMPIONI

"Il 2022 segna un punto di svolta nella storia della MotoGP: non abbiamo mai avuto così tanti piloti a questo straordinario livello e così vicini". Luca Marini racconta il suo 2022 in un’intervista rilasciata al canale YouTube del team Mooney VR46. Un anno significativo per il pilota italiano, che nel 2023 vivrà la sua terza stagione in top class in sella alla Ducati Desmosedici GP. Marini quest’anno ha vissuto mesi impegnativi, ma sempre chiusi con il segno più e una crescita per piccoli step, inesorabile e costante, che lo ha portato ad essere tra i piloti più forti nella seconda metà del campionato fino al GP di Valencia. Nella classifica generale ha chiuso al 12° posto con 120 punti, due volte ai piedi del podio in Austria e a Misano, per un totale di 19 gare portate a termine (un solo ritiro al GP della Malesia per un problema tecnico subito dopo il via), oltre a 10 piazzamenti nella Top 10.

"Seconda parte di stagione incredibile"

"La seconda parte del campionato, dal punto di vista dei risultati è stata incredibile. Sono davvero ottimista per il 2023 perché in questa stagione abbiamo imparato, siamo cresciuti e per l’anno prossimo dobbiamo puntare in alto, alla vittoria. Avrei firmato per questi risultati ad inizio stagione? Direi invece per qualcosa di più. Sapevo di poter fare bene, sapevo di poter essere competitivo, anche senza firmare. Tante volte sono stato vicino al podio, alcune volte sembrava davvero alla portata. Cosa non ha funzionato? Ci sono solo tre posti sul podio (dice sorridendo, ndr). Non c’è una vera ragione per spiegarlo, siamo stati spesso tra i più veloci in pista, ma non è facile essere uno di quei tre a fine gara. Non è scontato almeno. Alcune volte è mancato un pizzico di fortuna, altre abbiamo perso qualcosa in qualifica e partivamo da molto indietro. Tra le gare di Le Mans e del Mugello qualcosa è cambiato. Lì abbiamo trovato un’ottima base a livello di setting che abbiamo poi sfruttato durante il resto della stagione. Subito dopo il GP a Jerez abbiamo fatto una giornata di test e, per la prima volta dalla off season, abbiamo potuto lavorare su tutti gli aspetti che nel weekend di gara, considerato il timing dei turni, non abbiamo il tempo di curare".

"Team fantastico, abbiamo fatto tanti sacrifici"

"Se pensiamo che questo team ha esordito in pista nella top class poco meno di un anno fa, possiamo dire che l’atmosfera è fantastica, sia in circuito che fuori. Abbiamo legato molto, stiamo spesso insieme, facciamo cose normali come andare a cena. Molti dei miei tecnici hanno figli piccoli e così spesso ci ritroviamo a parlare della vita di tutti i giorni, della quotidianità. Siamo un bel gruppo. Dal punto di vista invece puramente tecnico, dopo un avvio di stagione per così dire complicato, siamo stati praticamente perfetti. È impressionante pensare che il grosso del team era composto da rookie quest’anno. Tutti all’inizio hanno dovuto fare dei sacrifici, quello dalla Moto2 alla MotoGP è un salto impegnativo in termini di carico di lavoro. Dovevamo imparare a conoscere la moto, comprendere i meccanismi della nuova categoria e i ragazzi sono stati semplicemente fantastici".

"Ducati ha fatto un salto avanti impressionante"

"La Ducati è la moto più competitiva e più veloce in pista. Lo dicono i risultati e anche i piloti. È potente e, a suo modo, facile da guidare. Dall’inizio della stagione ad oggi, il salto in avanti fatto dagli ingegneri Ducati è impressionante. Nei test pre season, la situazione era critica, difficile, soprattutto per me che da subito ho avuto la specs 2022. Da metà stagione in poi, Ducati è riuscita ad aprire un gap enorme sugli altri costruttori. Complimenti a loro per il lavoro fatto, ha pagato e spero continuino così. Hanno davvero vinto tutto in questo 2022. Quella appena conclusa è stata una stagione incredibile a livello di piloti e moto. Per chi è stato spettatore, un vero show con gare combattute e dove era difficile vedere un solo pilota in fuga. Il 2022 segna un punto di svolta nella storia della MotoGP: non abbiamo mai avuto così tanti piloti a questo straordinario livello e così vicini".