MotoGP, da Bezzecchi a Morbidelli: il successo dell'Academy VR46 nata con Sky

MotoGp
Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

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Weekend molto positivo in Argentina per i piloti che provengono dall'Academy VR46: Bezzecchi è riuscito a conquistare la sua prima vittoria in MotoGP, Morbidelli è rinato chiudendo la gara 4°, Migno da precario è salito sul podio della Moto3. Rossi può anche esultare per il primo successo in top class del team che porta il suo nome, il Mooney VR46: è il frutto del lavoro di Valentino con i giovani. L'unica nota stonata è la caduta del campione del mondo Pecco Bagnaia

HIGHLIGHTS DELLA GARA - LA CLASSIFICA PILOTI

I ragazzi del Ranch si trovano il sabato a Tavullia, tra sfide infinite sulla pista di Valentino Rossi, salamelle e risate in compagnia. Poi la domenica scendono in gara, qualche volta vincono, altre volte inseguono, ma intanto crescono. Tutti insieme. Sono piloti giovani, come Bagnaia, neo campione del mondo, e Bezzecchi che potrebbe diventarlo in un futuro nemmeno troppo lontano. Come Morbidelli, rinato in Argentina, dopo due stagioni fuori dai giochi, e come Andrea Migno, salito sul podio in Moto3 nei panni del precario, recuperato all’ultimo per sostituire un pilota infortunato.

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Valentino Rossi, il mentore dei giovani talenti

Se c’è un metodo nell’Academy, da cui derivano tutti, questa è la prova che funziona davvero. E a monte di tutto c’è lui, Valentino Rossi che ha creato la VR46 insieme a Sky che ha creduto nel progetto, mettendo in campo la squadra di Moto3 nel 2014. Quel matrimonio è stata la genesi di un modello di valorizzazione dei giovani talenti. Esaurita quell’esperienza resta lo schema, di cui il Dottore è ancora il riferimento, il mentore che blandisce e ammonisce, che spezza il pane della conoscenza motociclistica maturata in oltre vent’anni di corse al top. Non c’è nessun altro esempio, nessun altro capace di creare e allevare talenti a questi livelli. Sono una squadra, un gruppo che si allena, che condivide gioie e delusioni, che si incoraggia e si sostiene. Perché l’unione fa la forza. Fino al venerdì. Poi sabato e domenica si va in pista e ognuno corre per sé. Può funzionare solo così, diversamente non avrebbe senso.

Rossi con Marco Bezzecchi e Luca Marini: due talenti cresciuti nell'Academy di Valentino, oggi corrono entrambi in MotoGP con il team Mooney VR46

Academy VR46, un gruppo unito

Loro hanno la capacità di gioire per i successi di ciascuno, di soffrire per le delusioni di ognuno ma l’unione non può influire sulle legittime aspirazioni. Creare e tenere insieme un gruppo di piloti-amici che la domenica si sfidano per la vittoria è un segreto che solo Valentino Rossi conosce. Senza di lui tutto ciò non solo non esisterebbe, ma probabilmente non funzionerebbe nemmeno. Il suo carisma è il collante, la capacità di divertirsi facendo un mestiere tra i più rischiosi, è il valore aggiunto. Che il Dottore ha coltivato per tutta la sua carriera. E che oggi riesce a trasmettere ai suoi eredi sportivi.