Marini, niente fratture dopo l'incidente con Alex Marquez: "Poteva andare peggio"

MotoGp

Poco dopo la caduta di Bagnaia e Vinales, anche Alex Marquez e Luca Marini sono stati protagonisti di un incidente. Finiti entrambi a terra, per il pilota italiano del team Mooney VR46 c'è stato un controllo alla mano presso il centro medico (escluse fratture). La MotoGP torna nel weekend del 9-11 giugno con la gara del Mugello: diretta Sky e streaming su NOW

CRONACA E HIGHLIGHTSLA CLASSIFICA

Primi giri del GP di Francia incandescenti. Al quinto giro, infatti, sono caduti ben quattro piloti: il primo episodio ha coinvolto Pecco Bagnaia e Maverick Vinales, il secondo Luca Marini e Alex Marquez. In entrambi i casi non ci sono state gravi conseguenze. Quanto all'episodio Marini-Marquez, il pilota italiano è andato in via precauzionale al centro medico: sono escluse fratture alla mano, ma al rientro in Italia sarà sottoposto a una tac.

Cosa è successo tra Marini e Alex Marquez

Il pilota del team Mooney, in uscita dalla chicane Dunlop, ha perso il controllo della moto ma è riuscito a tenerla pur procedendo a velocità ridotta. Alex Marquez se l'è trovato davanti all’improvviso e il contatto è stato inevitabile. La visuale dello spagnolo era probabilmente anche ostacolata dalla presenza di Bezzecchi.

Marini: "Poteva andarmi molto peggio"

"Per com'è stato l'incidente poteva andarmi molto peggio. Dalle lastre non ho niente di rotto, ma mi fanno molto male i pollici." Luca Marini ha raccontato l'incidente con Alex Marquez ai microfoni di Sky Sport nel post-gara: "Ho tagliato troppo sul cordolo e mi si è chiuso il davanti. Ero riuscito a tirare sul la moto, ma quando ho accelerato ho ricevuto una forte botta da dietro e mi sono trovato per terra." Il pilota italiano ha ritenuto l'accaduto un incidente di gara: "Era difficile per Alex vedermi, c'era Bezzecchi davanti. E' stato solo un episodio sfortunato ma, per fortuna, nessuno si è fatto male". Poi sulle emozioni provate durante l'incidente: "Ho avuto paura solo quando mi sono rialzato, quando ero per terra avevo gli occhi chiusi e speravo che nessuno mi colpisse".