Moto2, GP Thailandia: Acosta il più veloce nelle Libere di Buriram, 10° Arbolino

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Pedro Acosta inizia alla grande il GP che potrebbe consegnargli il titolo mondiale di Moto2: il pilota spagnolo ha realizzato il miglior tempo del venerdì di Buriram in 1:35.985, precedendo di 14 millesimi Ramirez e di 20 millesimi Aldeguer. Foggia (9°) è il miglior degli italiani, davanti a Tony Arbolino

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Pedro Acosta stupisce solo quando sbaglia. E fa notizia quando non stupisce. Vederlo davanti è ormai scontato. Lo ha fatto anche nel venerdì thailandese, prima giornata di un weekend che potrebbe assegnarli il titolo in anticipo. L’idea non gli ha fatto tremare il polso. Pedro ha dato gas come sempre. Il penultimo giro l’ha chiuso con un vantaggio robusto, scodando alla curva 10 come fosse su una pista di fuoristrada, ma gli hanno cancellato il giro fatto in regime di bandiere gialle per la caduta di Canet. Quello successivo l’ha messo davanti a tutti, ma ha rischiato di perdere il controllo della su ktm. Eccesso di confidenza? o mancanza totale di timori nel momento più importante della stagione? Acosta è uno tosto, lo si è capito: mministra quando deve, ma da tutto quando può.

Arbolino non brilla: 10° tempo

Resta il consolatorio mondiale dei gli altri, con Arbolino ormai rassegnato a veder sfuggire il suo sogno iridato. Cinquantasei punti sono tanti, troppi anche per chi ha dominato metà campionato. In prova non ha brillato, il decimo tempo lo tiene al sicuro, ma se sabato non saprà fare un passo avanti sostanzioso rischia di regalare in anticipo il titolo ad Acosta.

Gli altri piloti nella top 14

Tra lui e lo spagnolo si sono infilati, nell’ordine, Ramirez col secondo tempo e Aldeguer col terzo. Un buon avvio per il pilota di Boscoscuro, al netto del velato pessimismo rivelato dal team manager veneto ("questa pista ci penalizza con le sue troppe staccate"). Chantra, quarto sul circuito di casa, è partito bene ma è naturale aspettarsi di più. Canet ha difeso il quinto posto nonostante la scivolata finale, si è rivisto Ogura, settimo davanti a Gonzalez e Foggia, primo degli italiani. Detto di Arbolino, resta da sottolineare il quattordicesimo tempo di Vietti, ripresosi dal brutto volo dell’Australia, in Fp3 dovrà difendersi con i denti per non perdere l’accesso diretto alla Q1. 

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