Vinales prima di Jerez: "Rinnovo con Aprilia? Non ho fretta, concentrato sulla pista"

verso il 2025
Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Dal weekend magico di Austin alle prospettive per il Gran Premio di Spagna a Jerez, passando per le voci che vedrebbero Marc Marquez candidato a una sella in Aprilia e il suo futuro: ecco le parole di Maverick Vinales alla vigilia del quarto appuntamento della stagione 2024

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Si gode il momento, non ha fretta di parlare del suo rinnovo, pensa al momento e "alle cose semplici di ogni giorno", come ha spiegato nella conferenza stampa del giovedì. Maverick Vinales parla a ruota libera, motivato e felice. Cercano di provocarlo con la voce di Marquez in Aprilia, ma lui schiva e passa oltre con una battuta: "Questa non l’avevo ancora sentita, allora vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro…". E poi conferma che la sua mente è tutta focalizzata sulle gare. "E’ presto per parlare di mercato. Non ho nessuna fretta di firmare e credo che anche Massimo Rivola (amministratore delegato di Aprilia Racing, ndr) la pensi come me. E poi voglio vedere cosa fanno gli altri piloti. Ho 29 anni, mi sento giovane, meglio che mai, e ho ancora tantissimo tempo davanti".

"Passaggio in Aprilia salto di qualità nella mia carriera"

Il pensiero vola alla vittoria di Austin, a una nuova fase nella sua vita di pilota. "Ad Austin abbiamo fatto la storia, qualcosa di molto grande per l’Aprilia, lo sento dentro di me. E’ stato bello vedere l’esultanza del pubblico per quel successo, una cosa vista solo ai tempi di Valentino Rossi. Significa che stiamo facendo qualcosa d’importante". Inevitabile ripensare al percorso fatto per arrivare a questo risultato. "Il salto di qualità nella mia vita di pilota c’è stato col passaggio all’Aprilia nel 2021. Lì ho cominciato a pensare che fosse l’inizio di una fase nuova. Ho cominciato a crescere tanto, ed è quello che penso tutt’oggi, penso positivo, e quindi mi preparo per essere pronto, per cogliere l’opportunità, come ad Austin". Non c’è nessun segreto dietro questo successo: "Mi sveglio, lavoro tanto, vivo di cose semplici, come godermi il tempo che passo con la mia famiglia e tutto ciò che può offrirmi questo sport".

"Ho sofferto per arrivare a questo punto"

La vittoria ad Austin è stata l’apice di una lunga preparazione, tanto lavoro, inframmezzato da momenti anche difficili. "Non ho dormito nemmeno un minuto in aereo per l’emozione, ma solo Raquel (sua moglie, ndr) e io sappiamo quanto abbiamo sofferto, perché dove ero prima non era il mio posto". Il percorso in Aprilia comunque non è stato rose fiori, spesso accompagnato da dubbi. "Ho faticato tanto e a volte con la moto mi sembrava di avere un muro insuperabile davanti, mi sono anche chiesto che cosa stessi facendo, se ne valesse la pena, ma quando l’anno scorso siamo riusciti a fare un passo avanti, qualcosa è scattato. Ci sono voluti due anni, lavorando tantissimo senza risultati, per vedere premiato questo sforzo". La vittoria negli Usa potrebbe aprire una nuova fase? "Quando vinci tutto è diverso, dopo Austin ero pronto per tornare a lavorare il giorno dopo col sorriso. Altrimenti è una sofferenza, non hai le motivazioni giuste e lavori contro voglia".

"Ripetermi a Jerez sarebbe un sogno"

Non ha mai vinto a Jerez in MotoGP, potrebbe esser la volta buona? "Ripetermi qui sarebbe un sogno, ma sono realista, non può essere sempre come ad Austin. Bisogna però cercare di essere competitivi, qui si fanno tanti test ed è una buona occasione. Bisogna essere ottimisti ma calmi, la sfida sarà cercare di esprimere il meglio di noi. E poi la spinta del pubblico di casa è una motivazione in più".