Bezzecchi a Sky: "Mi piacerebbe diventare un pilota ufficiale, ma devo meritarmelo"
TALENT TIMELunga chiacchierata tra il pilota del Pertamina VR46 Racing Team e il nostro Sandro Donato Grosso per 'Talent Time'. Il romagnolo ha parlato del suo rapporto con Valentino Rossi ("Mi sta sempre vicino, soprattutto nei momenti negativi") e delle sue ambizioni: "Una moto ufficiale è il sogno di tutti - ammette - ma prima bisogna meritarsela". Una battuta anche su Marc Marquez: "Lo guardiamo come un maestro". L'intervista integrale
Le Mans è una pista che evoca dolci ricordi per te, una super vittoria l'anno scorso.
"È stata una gara bellissima, forse una delle migliori della mia carriera"
In quel weedend eri 'illuminato'.
"Sì, non so perché ma avevo la sensazione che avrei fatto bene e prima di correre l'ho anche detto a mia mamma. È stato magico".
Quando ti fermi un momento, come in aereo, magari per raggiungere un circuito, che pensieri fai riguarda alla tua vita?
"Ci sono posti che ti portano alla mente bei ricordi, altri meno: alla fine è sempre tutto legato al risultato. Così, cerco di capire quello che si può migliorare, dove ho sbagliato".
E dal punto di vista umano?
"Sicuramente penso ai sacrifici che quotidianamente faccio a casa e in pista per cercare di essere sempre al top. Ripenso a tutti i miei sforzi per motivarmi per al massimo".
Sorridi a te stesso?
"Certo! Cerco di essere sempre il più allegro possibile".
Secondo un nostro sondaggio piaci tantissimo, soprattutto ai giovani, indipendentemente se tu vinca o meno.
"Mi fa molto piacere e l'ho notato, è stato un grandissimo supporto in queste prime gare della stagione, in cui ho faticato un po'. Mi è servito tanto. Sai: nei momenti belli ci sono tutti, in quelli brutti un po' meno...".
Perché piaci? Sei il ragazzo della porta accanto...
(sorride) "Boh... io sono semplicemente me stesso e se piaccio così come sono non posso che esserne felice".
A Jerez hai conquistato un podio strepitoso. E quel coro su Valentino...
"È stata una giornata fantastica. E ho fatto tutto il giro d'onore sfogandomi un po', urlando dentro il casco, e vedere Vale là con noi... è stato bellissimo. Mi ha sempre supportato, specialmente nei momenti difficili, mi è stato sempre vicino. Abbiamo lavorato tanto insieme per cercare di venire fuori dalle difficoltà".
Pecco Bagnaia si sposa: hai scelto lo stilista per il vestito?
(ride) "No, sono ancora in fase decisionale...".
Almeno le scarpe?
"Sneakers tutta la vita".
Luca Marini diventa papà.
"Impegnativo".
Tu, come sei messo?
"Io ho il cane... sto bene con il cane e mi concentro sulle moto".
Non eri fidanzato?
"Sì, ci siamo lasciati più o meno da un annetto: è andata così".
Vi siete lasciati bene?
"Sì, assolutamente".
Poi chiudiamo questa parentesi sentimentale: che profilo deve avere la nuova Bez-girl?
"Dev'essere se stessa".
L'anno scorso hai scelto di rimanere in VR46, rinunciando alla moto factory. Pentito?
"Ammetto di averci ripensato, ma non mi sono mai pentito della scelta e non mi sta condizionando. È sempre facile parlare dopo, ma tuttora sono convinto della mia decisione".
La '2023' è una difficile gatta da pelare.
"È una moto un po' più complicata, le gomme sono nuove, nuova costruzione. Mi sono adattato abbastanza velocemente all'ingresso in curva, mentre a centro curva sto faticando ancora un po', soprattutto al primo tocco di gas. La moto tende a fare un po' più di grip e mi va sempre sottosterzo, ma ci stiamo lavorando, sono fiducioso".
Visto il percorso che hai fatto, sono maturi i tempi per pensare a un altro tipo di esperienza?
"Credo di essere cresciuto molto e mi piacerebbe riuscire a diventare un pilota ufficiale, l'ambizione di tutti. Ma devo confermarmi veloce e competitivo per meritarmi una chance".
I posti in team ufficiali sono sostanzialmente due per il 2025: uno all'Aprilia e l'altro alla Yamaha. Sono loro che scelgono te o sei tu che scegli loro? E in questo caso, che caratteristiche deve avere il team?
"Non è mai una cosa unidirezionale, ma penso che sia una scelta che si fa insieme, come un 'matrimonio'. Ma è un po' presto per parlarne".
Nella chat della VR parlate degli altri ducatisti? Uno a caso: di Marc Marquez?
"Ne parliamo di persona più che al telefono. Diamo la giusta attenzione a tutto, a tutti i dettagli, come ci ha insegnato Valentino. Marc sta andando molto forte e noi cerchiamo di imparare da lui".
È un bench-Marc?
"È un maestro, per noi è come assistere a una lezione".
Ti è piaciuta la sua battaglia con Pecco?
"Molto bella, spero di esserci anch'io con loro al più presto".
Chi è il tuo avversario di riferimento?
"Con Martin e Di Giannantonio siamo cresciuti insieme, sicuramente loro".
Come va il rapporto con Diggia all'interno della scuderia?
"Bene! Fabio si è adattato subito. Da ragazzi eravamo rivali, oggi abbiamo un bellissimo rapporto".
E poi c'è Vito Bezzecchi, tuo padre. Un mito, una persona dolcissima.
"Il mio babbo mi aiuta tantissimo, è una figura fondamentale".
Se non avessi fatto il pilota?
"Avrei fatto il meccanico, come papà".
Scegli un titolo per questa intervista: 'Introspezione Marco', 'Je suis Marco Bezzecchi', 'Una sbagarrata è per sempre'.
"Una sbagarrata è per sempre, quella che mi rappresenta di più".