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MotoGP, Bezzecchi a Sky: "Ho scelto l'Aprilia per guidare una moto ufficiale". VIDEO

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Lunga chiacchierata tra il pilota romagnolo e il nostro Sandro Donato Grosso per 'Talent Time'. Bezzecchi, impegnato nel weekend del GP dell'Emilia-Romagna, analizza la sua stagione, ma con un pensiero già al 2025 quando passerà dalla Ducati all'Aprilia. "L'ho scelta perché avrò una moto ufficiale - ammette 'Bez' - e avere Martin come compagno di scuderia sarà uno stimolo in più". L'intervista integrale

GP EMILIA-ROMAGNA, LA GARA LIVE

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Eccoci nell'ufficio di Marco Bezzecchi: ma sei sempre così ordinato?

"In realtà generalmente è ancora più ordinato, grazie anche all'aiuto di mio papà, questo è un po' il suo regno. A casa, in camera mia, sono un po' più incasinato...".

 

Questo ufficio è il tuo pensatoio?

"Esattamente. Passo quasi tutto il giorno qui dentro e al box, mentre al motoroom vado solo per dormire. Sì, è un posto dove si fanno tanti pensieri".

Non è la tua migliore stagione finora, ma riesci sempre a mantenere il buonumore.

"Io sono così di carattere, cerco sempre di essere positivo. E poi le cose stanno andando un po' meglio, no?"

 

Ho sentito che hai messo una tuta all'asta per beneficenza: di cosa si tratta?

"È progetto creato insieme a Dainese New York, in collaborazione con Dan Connor, stilista di Supreme. Abbiamo disegnato una tuta molto bella e il ricavato dell'asta è andato in beneficenza all'AROP (Associazione Riminese Oncoematologia Pedriatica, ndr) che si occupa di bambini e persone meno fortunate".

"Ripassiamo" velocemente i momenti più importanti della tua carriera. 2018: terzo posto nel Mondiale di Moto3 con la KTM e tre vittorie. Ti sei giocato il campionato con Jorge Martin, no?

"Già. È stato un anno fantastico, inaspettato perché era soltanto la mia seconda stagione nel Motomondiale. Mi sono divertito tantissimo".

 

Nel 2022 un altro terzo posto, stavolta in Moto2, con una vittoria e tanti podi.

"Il mio secondo anno con il team di Sky, che era già di Valentino Rossi. Un'altra bella stagione".

 

Arriviamo in MotoGP e al terzo posto nel Mondiale 2023 su Ducati con quattro vittorie (compresa una Sprint) e nove podi. Eri in uno stato di grazia.

"Ero veramente in forma, ho fatto delle gare bellissime: l'unione pilota-team-gomme era molto armoniosa".

©Motorsport.com

Ti ho addolcito la pillola... pensando a questo 2024: il podio a Jerez è stato il tuo migliore risultato. Cosa è successo? 

"Non ho avuto costanza. Ho sofferto molto l'arrivo delle nuove gomme che, insieme alla nuova moto, mi hanno creato un po' di difficoltà. Ma sto cercando di risalire".

 

Ma con il tuo talento non puoi superare anche queste difficoltà?

"Certamente, piano piano stiamo andando meglio e sono sicuro che nelle gare che mancano riuscirò a togliermi delle belle soddisfazioni".

 

Perché Marc Marquez, che non aveva l'esperienza precedente sulla Ducati come te, è andato subito forte sulla 2023? È stato avvantaggiato dal non avere una 'memoria storica' della moto o va forte perché è Marc Marquez?

"Non penso che sia stato così avvantaggiato. Veniva da un'altra moto e ha avuto anche lui bisogno di tempo per adattarsi. Direi che, semplicemente, oggi è un po' più in forma di altri". 

Nel 2025 passerai all'Aprilia, una moto ufficiale. Quali saranno gli aspetti positivi che troverai a Noale?

"Il primo l'hai detto tu: guiderò una moto ufficiale e questo è il motivo principale che mi ha fatto prendere la scelta di cambiare. E poi è un'altra moto italiana, sarò seguito da tanti ingegneri e meccanici italiani e potrò farmi capire meglio, visto che non sono un fenomeno in inglese...".

 

Quando sei stato in scia a un'Aprilia che impressione ti sei fatto?

"Mi sembra che siano molto forti in staccata e allo stesso tempo con una buona percorrenza. Hanno più grip di noi da piegati, almeno in questo momento. Forse gli manca un po' di velocità di ingresso rispetto alla Ducati. Sono molto diverse, ma entrambe molto fighe".

 

La contro-indicazione Aprilia quale può essere? Una te la 'suggerisco' io: Martin...

"Sarà un bell'osso duro, ma servirà anche da stimolo. Lasciare una 'famiglia' come quella che ho oggi nel box sarà difficile, ma è un passo che prima o poi avrei dovuto fare. Spero di riuscire a creare un bel gruppo anche in Aprilia, credo di poterci riuscire, sono molto empatico con le persone".

©Motorsport.com

Ogni tanto vai al bar?

"Certo! Vado sempre al Bar Angelo con i miei amici, a Viserba, dove abito io. Perché?".

 

Secondo me, le domande che ti fanno, sono principalmente quelle: chi vince il Mondiale?

"Marquez è nella bolla positiva e può essere della partita. Ma Bagnaia e Martin hanno ancora qualcosina in più".

 

Seconda domanda degli amici del bar: come sarà la convivenza Bagnaia-Marquez?

"Sono due personaggi di grande spessore, quindi non sarà facile. Ma saranno anche fatti loro...".

 

Marco, questo sarà un weekend dedicato a Luca Savadori. Quando hai saputo della sua scomparsa, cosa hai provato?

"È stata una bella bastonata. Lo conoscevo da tempo, ma negli ultimi 2-3 anni ci eravamo avvicinati, ci vedevamo di più. Avremmo anche dovuto registrare qualcosa insieme nel prossimo inverno e ovviamente sono molto dispiaciuto. Spero di fare una bella gara anche per lui".

 

È vero che tuo padre Vito tornerà al suo 'vecchio' lavoro?

(sorride) "Mio padre non può 'limitarsi' a fare il meccanico, lo convincerò a restare con me".

 

Sei stato Rookie of the year nel 2022: hai ancora il 'vestito' della cerimonia?

"Sì! Tra l'altro me l'aveva regalato 'Uccio' (Alessio Salucci, team director del Team Pertamina VR46, ndr) in occasione del nostro primo podio. Poi l'ho riusato... l'anno scorso, quando sono tornato al Gala. Non sono un tipo super elegante ed era inutile comprarne un altro".

Hai un sogno ricorrente?

(ride). "Non li ricordo mai, ma uno sì: ho sognato che ero in macchina con Andrea Migno e alla fine mi ha lasciato a piedi...".