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Superbike ad Aragon: Bautista incontenibile in Superpole Race e Gara 2

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Edoardo Vercellesi

Due podi uguali nella domenica di Aragon, con Bautista vincitore davanti a Razgatlioglu e Bulega. Stupenda battaglia a tre in Superpole Race, Gara 2 di logoramento con un ritmo indiavolato.

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Centosessantuno giorni dopo l’ultima volta, Alvaro Bautista torna a calcare il gradino più alto del podio e lo fa con una perentoria doppietta nella domenica di Aragon, nella quale ha concluso due delle gare più belle della sua carriera in Superbike. Con tutti i rivali presenti in pista, lo spagnolo si è imposto sul campo facendo la differenza sia nel corpo a corpo che sul passo, trovando il modo di vincere sia la Superpole Race che Gara 2. Nella corsa sprint Alvaro ha effettuato due sorpassi in fotocopia alla curva Quindici per conquistare la prima posizione, al penultimo giro su Nicolò Bulega e su Toprak Razgatlioglu all’ultimo passaggio. I duellanti per il titolo hanno concluso secondo e terzo, col turco ancora davanti al campione Supersport in carica. Il risultato è stato poi il medesimo nella gara più lunga (incluse le posizioni dalla quarta alla sesta di Andrea Iannone, Garrett Gerloff e Danilo Petrucci), ma la dinamica della corsa è stata molto diversa.

In Gara 2, infatti, Bulega ha perso tanto terreno per degli errori nei primi giri, costringendosi a una rimonta dalla nona posizione fino al gradino più basso del podio. Là davanti invece, una volta passato Iannone, Bautista e Razgatlioglu hanno impostato un ritmo insostenibile, girando quasi un secondo di passo più forte di tutti gli altri. Giro dopo giro i tempi sono scesi in barba al consumo delle gomme, finché negli ultimi quattro passaggi Toprak ha mollato e Alvaro ha siglato due 1’48”1 che hanno chiuso definitivamente la pratica. Per rendere l’idea dell’impresa, complice l’asfalto nuovo, la Gara 2 di quest’anno è stata ben quarantuno secondi più rapida di quella del 2023, vinta sempre da Bautista. Come detto, Iannone ha nuovamente preceduto Gerloff e Petrucci, con Michael Van Der Mark, Iker Lecuona e Andrea Locatelli a breve distanze l’uno dall’altro. Xavi Vierge chiude la top ten, punti per Axel Bassani (dodicesimo) e Michael Ruben Rinaldi (quattordicesimo).