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Superbike, il bilancio di Estoril: la passerella di Bulega e Razgatlioglu

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Edoardo Vercellesi

Due vittorie per Razgatlioglu, una (in battaglia) per Bulega: il round di Estoril sintetizza l’andamento del campionato, con Bautista terza forza. Petrucci raccoglie poco, ma festeggia il titolo indipendenti

RAZGATLIOGLU VINCE GARA 1

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Il penultimo round del mondiale Superbike 2024 è stato, si può dire, un compendio della stagione. Quantomeno nelle prime posizioni, infatti, i risultati di Estoril hanno rispecchiato l’andamento della classifica e attribuito un po' a tutti la giusta quantità di onore sportivo. A spartirsi le vittorie sono stati Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega, primo e secondo nella generale, con due successi al leader e uno all'inseguitore.

Nelle gare lunghe il turco ha vinto "alla Razgatlioglu", nella maniera più tipica per lui quest'anno: primi chilometri di attesa, poi fuga in solitaria con un passo insostenibile per la concorrenza. Sono le prime vittorie di Toprak dopo l'incidente di Magny-Cours, vittorie che lo avvicinano ulteriormente al titolo mondiale. Nella Superpole Race, tuttavia, Bulega lo ha battuto sul campo, rosicchiando metri giro dopo giro e sfruttando alla perfezione la maggiore efficacia nell'ultimo settore, conquistando un successo "ippico" per soli tre millesimi. Una prova di intelligenza, oltre che di velocità.

Poi c'è Alvaro Bautista, terza forza del mondiale e del weekend. Male il sabato (undicesimo in qualifica e caduto in gara), bene la domenica con due terzi posti di cui uno, quello di Gara 2, ottenuto mettendosi al servizio del compagno di squadra. La sua medaglia di bronzo in campionato è al sicuro, mentre non lo è il quarto posto di Danilo Petrucci, minacciato da Alex Lowes a soli sei punti di distanza. Il ternano, però, ha già raggiunto l’obiettivo della sua stagione, perché dopo le vittorie di Cremona sono arrivati con una tappa di anticipo i titoli riservati al pilota e alla squadra indipendenti. 

Barni Spark Racing Team e il suo pupillo si sono dunque consolati di una Estoril avara di soddisfazioni, nella quale Petrucci era partito con grandi ambizioni e buoni tempi nelle prove, per poi sbiadirsi un po'. Festeggia anche la Honda, tornata sul podio con un coriaceo Iker Lecuona, e persino la Yamaha (pur soffrendo maledettamente di motore) ha qualche motivo di soddisfazione. Le scivolate di Andrea Locatelli sono la testimonianza dello sforzo del pilota di Selvino, che ha provato a stare con i più veloci nelle due gare lunghe, e Jonathan Rea ha collezionato il fine settimana più convincente dell’anno.