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Iannone scherza a Sky: "Sono stanco, nella gara lunga mi fermo e faccio un pit stop..."

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Il pilota VR46 - in 'prestito' dalla SBK per sostiture l'infortunato Di Giannantonio - ha chiuso in 19^ posizione la Sprint di Sepang, alla prima gara in MotoGP dopo 5 anni di assenza. "La velocità c'è - spiega Iannone - però mi manca la forza, queste moto t'impegnano troppo fisicamente rispetto ai 'miei tempi'. Mi sono divertito, ma voglio già tornare a casa, sono stanco...", ha scherzato nell'intervista a Sky l'abruzzese

GP MALESIA, LA GARA LIVE

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Quanto ci è mancato, Andrea Iannone? Per il suo talento, naturalmente, ma anche per quella leggerezza che dopo una gara diventa quasi necessaria per smaltire la pressione, le fatiche di una corsa. Dopo una bella stagione in Superbike, tornava in MotoGP dopo 5 anni di assenza - ma convinto "in mezzo secondo" da Valentino Rossi in persona per sostituire l'infortunato Fabio Di Giannantonio nel team Pertamina VR46 - e, da quanto ci ha raccontato nel post-Sprint di Sepang (che ha chiuso 19°) la differenza con la 'sua' MotoGP è abissale. "Dopo 4-5 giri non ne avevo più, mi mancava la forza - ammette a Sky Sport - t'impegna troppo fisicamente. Moto più lunghe, freni più grandi, il carico aerodinamico che genera, molto di più rispetto al passato. La cosa buona è che la velocità c'è".

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Iannone: "Domenica mi fermo, mi riposo e riparto"

L'abruzzese entra ancora più nello specifico. "La differenza si fa in frenata - spiega - più entri veloce e più le moto curvano. Altrimenti vai dritto, perché la moto si schiaccia meno a terra, hai un minore effetto suolo. È stato stupendo, ho fatto anche dei 59.5, che ai miei tempi valevano una pole...". Se la Sprint è stata faticosa, come sarà la gara lunga? "Domenica farò un pit-stop - scherza - mi fermo un paio di giri, mi riposo e riparto. Mi sono divertito, ma voglio già tornare a casa, sono stanco!".

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Iannone e l'abbassatore

Domanda da studio di Mauro Sanchini: "Come ti sei trovato con l'abbassatore, ti sei un po' perso?". La replica di Iannone: "Non male, non è stato faticoso, mi è andata anche bene perché qui a Sepang si usa solo in un paio di punti. Venerdì, però, ho dimenticato di disattivarlo e la moto sembrava una Harley, sono andato in effetto Chopper...". Nelle qualifiche ha 'rischiato' in entrare in Q2. "Lì sono stato stupido io - confessa - mi sono concentrato sul cambio di direzione e ho pensato di attivare dopo l'abbassatore. Quando l'ho attivato, ho avuto l'impressione - errata - di non aver scalato la marcia e ho fatto tutta la curva 14 in prima, la moto mi è partita di traverso tra l'ingresso e l'uscita verso l'intero rettilineo e ho perso due decimi e mezzo. Purtroppo ci sono troppe cose da fare e il tempo non c'è... sono riuscito a percorrere appena 45 giri da quando sono arrivato in Malesia. Senza test, è abbastanza assurdo".

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La 'profezia' di Petrucci

Prima di partire per l'Asia, Iannone si è sentito con Danilo Petrucci, un super collega ma anche un amico per il 35enne di Vasto, avvisato dal pilota ternano sulla fatica di guidare una MotoGP. "Petrux mi ha detto: sarà una figata, ma gli ultimi giri mi penserai. E io sarò lì con te...". Dopo la Malesia, ci sarà un'ultima gara (con la sede e la data ancora da stabilire dopo la tragedia di Valencia), ma Andrea non è ancora sicuro di esserci: "Come dice Guido (Meda, ndr) 'no pressure'. Vediamo". 

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