Marquez alla presentazione Ducati: "In 10 anni si cambia, con Bagnaia tutto bene"

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Lo spagnolo è intervenuto su Sky dopo la presentazione della GP25: "Sto costruendo un bel rapporto con il team. Ho la moto giusta e sono nella squadra più forte, ora è tutto nelle mie mani. Pecco sarà sicuramente davanti, i risultati delle ultime quattro stagioni parlano per lui e sarà il riferimento nel box. Abbiamo un bel rapporto, poi in pista ognuno fa il suo perché entrambi vogliamo vincere"

LE FOTO DELLA DUCATI GP25 DI BAGNAIA E MARQUEZ

Nuova avventura in rosso per Marc Marquez che dopo una stagione con Gresini è pronto a salire in sella alla moto ufficiale del Ducati Lenovo Team. Al termine dell'unveiling della GP25 lo spagnolo è intervenuto su Sky Sport.

 

Dopo tutto quello che hai vinto hai ancora le farfalle nello stomaco?

"In un progetto nuovo ci sono sempre le farfalle nello stomaco perché non sai cosa succederà...".

 

Quanto pesa la tecnologia nella vita di un pilota?

"Pesa sempre di più, più c'è tecnologia e più è difficile fare la differenza. Però non si può chiedere alla tecnologia come si vince un campionato, alla fine è l'umano a fare la differenza". 

 

Come sta andando la nascita del rapporto con il team ufficiale Ducati?

"Molto bene, al momento è tutto preciso. Non si può fare il paragone tra persone che conosci da 10 anni con quelle che conosci da 3 mesi, ma sono molto contento. L'anno scorso è stato perfetto al team Gresini, quest'anno per fare un ulteriore salto serviva il team ufficiale. Quando hai la moto e sei nel team di riferimento, è tutto nelle tue mani". 

 

Qualcuno ha paragonato l'arrivo di Marquez in Ducati a quello di Hamilton in Ferrari. Ti senti l'Hamilton della situazione?

"Non posso fare un paragone del genere ma siamo entrambi piloti con molta esperienza. Quest'ultima conta ma arrivano anche i giovani che spingono e vanno forte. Si può paragonare il fatto che siamo entrambi rossi, sia noi che la Ferrari".

 

Poco fa hai dichiarato che non è il nome che ti fa vincere le gare...

 "Alcune volte il nome pesa un po' di più per vincere, ma non è quello che ti fa vincere le gare". 

 

Pecco dice che il rivale per la stagione sei tu, tu dici che il rivale è Pecco? Sarete voi due a giocarvela?

"Per me Pecco sarà davanti sicuramente, perché negli ultimi quattro anni ha vinto due mondiali e ha chiuso due volte secondo. Ha lottato sempre fino alla fine, quindi sarà il riferimento visto che è arrivato 2° in campionato. Io sono il secondo riferimento nel box visto che ho chiuso 3° in classifica". 

 

Dopo il test di Barcellona avete detto che sembravate una persona sola, avete dato gli stessi feedback a Ducati. Però se uno vi guarda guidare siete differenti. Dunque, è una cosa buona avere le stesse idee nello sviluppo?

"Per me sì per il team, così è molto più facile. Immaginate se avessi provato la moto nuova, per me andava bene mentre per Pecco no. Ci sarebbero stati sicuramente più dubbi. Per il momento siamo daccordo, poi arriverà sicuramente il punto in cui io dirò sinistra e lui destra, ma ci sono ingegneri bravi e anche Dall'Igna è molto bravo a fare il suo lavoro. Sono pronto a iniziare in Malesia e lavorare per avere una bella base per il 2025". 

 

Com'è la relazione tra te e Bagnaia fino a questo momento?

"Bella, deve essere bella. Parlo per me: quando hai 20 anni non hai lo stesso approccio di quando ne hai 32, sei più maturo e fai ragionamenti diversi. So che in pista ognuno fa il suo, entrambi vogliamo vincere. Come ha detto Gigi vogliamo il campionato piloti, costruttori e team, quindi se non vince uno deve vincere l'altro".

 

Mi dai un aggettivo per la nuova Ducati?

"Bilanciata, molto bilanciata. Ci sono 22 gare e si deve cercare una moto bilanciata perché tutte le piste non sono uguali".

"Imparerò molto da Bagnaia, è il riferimento"

Poi Marquez ha parlato così nell'incontro coi media post presentazione: "Sono molto curioso di vedere cosa fanno nello specifico nei box per essere così competitivi. L’obiettivo del team sarà continuare a vincere". Impossibile non spendere due parole su Bagnaia: "Arrivo in un box in cui c’è un pilota che ha vinto 2 mondiali MotoGP, è sempre stato velocissimo e ha sempre corso con la Ducati. Conosce la moto e sa come risolvere i problemi, imparerò molto da lui. Pecco è il riferimento: sono nel team di punta del paddock con un pilota che ha già vinto, quindi avrà lui la prima voce in capitolo". Marquez chiude parlando del suo percorso: "Per me la cosa più importante è stata tornare a essere competitivo dopo l'incidente. Da quel momento in poi tutto ciò che arriverà sarà un regalo. Il Marc del 2013 non era realista e cosciente di dove si trovava. Ora ho 32 anni, so cosa vuol dire far parte di questo team e quanto è importante indossare questi colori. Quando corri con il team ufficiale Ducati devi lottare per il titolo, se scommettono su di te hai la responsabilità di non tradire le aspettative". 

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