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Valentino Rossi e i consigli a Bagnaia per il 2025: "Divertiti e tenta l'impossibile"

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Sulle pagine del 'Corriere della Sera', in una lunga intervista a Giorgio Terruzzi, Valentino Rossi consiglia Pecco Bagnaia in vista della stagione 2025: "Nei duelli deve divertirsi e tentare l'impossibile". Ma il 'Dottore' si sofferma anche sulla vità da papà e sulla quotidianità tra guerre e sofferenze: "Sembra di essere regrediti, se l'andazzo è questo diventa difficile essere ottimisti"

"Ci sono giorni in cui devi vincere e altri in cui devi conquistare punti. Non l’ha mai fatto, altrimenti avrebbe vinto anche il terzo Mondiale. Non deve cadere nelle trappole, nei giochi mentali, non deve farsi condizionare dal compagno di squadra. E nei duelli si diverta e tenti l’impossibile". Questi i consigli di Valentino Rossi a Pecco Bagnaia sulle pagine del Corriere della Sera in vista della stagione 2025.

Valentino Rossi insieme con Pecco Bagnaia

"Che rischio in Austria, ha accelerato il pensiero del ritiro"

Il nove volte campione del mondo ha rilasciato una lunga intervista a Giorgio Teruzzi, in cui ha parlato anche della paura con cui convivono i piloti MotoGP durante la carriera. "Prima della partenza sei tesissimo, c'è un’adrenalina incomparabile. Se mi sento miracolato dopo 26 anni di Motomondiale? La mattina mi sveglio, mi accorgo di essere sano e salvo e sono contento - ha puntualizzato -. Merito della fortuna, ma anche dell’attenzione che metti per preservare il tuo corpo, per ragionare". E, a tal proposito, il 'Dottore' ricorda i momenti più paurosi della sua vita sportiva: "L'incidente in Austria, nel 2020, con la moto di Morbidelli che mi vola sopra la testa come un proiettile impazzito è stato il momento più pericoloso della mia carriera. Ha accelerato la decisione di smettere con le moto, perché era fuori dal mio controllo. L'altro momento è stato quando mi sono rotto la gamba al Mugello nel 2010: mai provato un dolore simile…".

Un frame della moto di Morbidelli subito dopo aver sfiorato Rossi nel GP Austria 2020

Sul rispetto per i rivali e il ricordo di Simoncelli

Tanti i rivali sfidati (e battuti) nella sua carriera. A partire da Max Biaggi. "Correre contro comporta un odio sportivo fortissimo - ha spiegato il 'Dottore' al Corriere della Sera -. Ma quando si smette resta il rispetto per chi ha diviso con te emozioni e tensioni. Lo stesso con Stoner e quando rivedo Gibernau e Lorenzo. Avversari che non sono mai andati oltre un certo limite di aggressività". Valentino ha un pensiero anche per Marco Simoncelli, pochi giorni dopo il compleanno del Sic (20 gennaio). "Che peccato non stare vicini e vedere cosa avrebbe combinato da amico e avversario. E’ un rimpianto che resta".

"Hamilton in Ferrari emoziona anche me"

Nel 2006 Valentino aveva svolto un test a Valencia sulla Ferrari e nell'occasione aveva avuto modo di conoscere Michael Schumacher: "Di Schumi ho un bellissimo ricordo. Gentilissimo, mi ha dato un sacco di consigli. Un gran figo". Oggi il Cavallino ha accolto un'altra leggenda come Lewis Hamilton: "E' una cosa bellissima vederlo con la tuta rossa, emoziona anche me". E a proposito del pilota inglese, Rossi ha un divertente aneddoto sulla due giorni passata insieme, quando 'si scambiarono' Yamaha e Mercedes. "Il secondo giorno arrivai in ritardo, Lewis entrò nel motorhome e indicava l’orologio: 'I soliti italiani, cappuccino, brioche'. Mi rimproverava. Sorrideva. Non del tutto però…".

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Sulla quotidianità famigliare e il matrimonio

Impossibile non parlare della quotidianità famigliare, rivoluzionata dall'arrivo delle due figlie avute con la compagna Francesca Sofia Novello. "Con due figlie diventa più complicato, le notti con una neonata sono un bel circo - ammette papà Valentino -. Adesso che è arrivata Gabriella, Giulietta è un po' gelosa, vuole che sia Francesa a portarla all'asilo. E non è che mi dispiaccia, così posso tornare un po' a letto a dormire...". Poi un aneddotto: "Avevo cucinato gli spaghetti per Giulietta, li avevo lasciati lunghi. E’ arrivata Francesca e mi ha detto 'Ma no, li devi tagliare, altrimenti come fa?'. Quando vado a correre (Valentino è pilota Bmw nel Wec, ndr) mi manca la famiglia, ma so di avere bisogno anche di quella felicità lì". C'è spazio anche per una riflessione sul matrimonio: "Per una coppia fare bambini è un passo più importante del matrimonio: al punto in cui siamo ci può stare sposarsi. Mi piacerebbe che le mie figlie fossero grandicelle così da portare le fedi. Lo dico per prendere tempo: serve che passi un bel po' prima che Gabriella possa fare una cosa del genere…".

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"Guerre e sofferenza, difficile essere ottimisti"

Nella lunga intervista al Corriere della Sera Valentino Rossi si è esposto per la prima volta anche su temi extra moto, rispondendo alla domanda di Giorgio Terruzzi sull'eventuale preoccupazione per il mondo in cui dovranno vivere le sue figlie tra guerre, sofferenze e intolleranze. "Sembra di essere regrediti, un ritorno alla forza, alla violenza, come se il bene comune non fosse più fondamentale - ha concluso il nove volte campione del mondo -. Ciascuno sta dietro ai propri interessi e chi può fa la voce grossa. Se l'andazzo è questo, diventa difficile essere ottimisti pensando a chi si trova ai margini, alla condizione delle donne. Immaginavo un futuro migliore". 

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