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MotoGP ad Austin per il GP delle Americhe: la Ducati ci riprova un anno dopo

i numeri

Michele Merlino

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L'unico gran premio in cui la Ducati non ha vinto nel 2024 è stato quello di Austin. Le statistiche ci dicono che il tracciato americano è "anomalo" e dunque può regalare sorprese come è avvenuto l'ultima volta con l'Aprilia o l'anno precedente con la Honda. La Ducati cerca la vittoria numero 20 consecutiva nel mondiale per avvicinare la striscia record di 22 detenuta dalla Honda fra il 1997 e il 1998

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Il GP di Austin del 2024 è diventato un simbolo per il motomondiale: è stato l’ultimo a tutt’oggi in cui la vittoria non è andata alla Ducati, e l’unico di tutta la stagione scorsa in cui una moto di Borgo Panigale non sia salita sul gradino più alto del podio. Inutile elencare tutti i numeri stellari che sta ottenendo la Ducati: è sufficiente il valore delle vittorie in sequenza a sottolineare il momento quasi unico per il campionato. Quel quasi è legato al fatto che le vittorie consecutive Ducati, al momento 19, non sono ancora una sequenza record assoluta.

Manca poco, certo, e ad Austin, se non si registra un’”anomalia” come quella dell’anno scorso che vide vincere l’Aprilia, la 20^ vittoria consecutiva Ducati sarà un ulteriore tassello verso il traguardo del record di vittorie consecutive. A quota 20 infatti c’è la seconda sequenza di tutti i tempi, e la migliore per un marchio italiano: la MV Agusta registrò quel 20 da Germania 1968 a Ulster 1969. E poi? Poi resterà solo la sequenza record assoluta: 22 GP, messa a segno dalla Honda da Malesia 1997 a Olanda 1998.

Austin è comunque un tracciato “statisticamente” anomalo e non bisogna dare nulla per scontato. Non c’è solo la vittoria Aprilia a fare da spartiacque: se torniamo indietro di due anni, ci fu una vittoria altrettanto clamorosa in un mondiale che cominciava ad essere permeato dal rosso Ducati: vinse Rins con la Honda, l’ultima vittoria per il marchio giapponese, anzi, per i marchi giapponesi, a tutt’oggi. Sono passati 39 GP da allora, quindi in caso di vittoria Ducati non avremmo solo il numero tondo dei 20 successi di fila per loro, ma anche un 40 di fila -di digiuno- per le moto del sol levante.

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