MotoGP, Portimao per "maghi" della pioggia: ma chi sono gli specialisti? FOTO
Pioggia e vento hanno fortemente condizionato le prove libere a Portimao. Un 'test' importante per misurare la capacità di adattarsi soprattutto dei piloti più giovani, come Bastianini e Bezzecchi, e per "rinfrescarci" la memoria ricordando alcuni dei migliori specialisti sul bagnato. Oggi le qualifiche alle 15:10, domani la gara della MotoGP alle 14 in diretta su Sky Sport MotoGP e Sky Sport Uno
di Paolo Lorenzi
MARC MARQUEZ - Sul bagnato tutto cambia. Non a caso ci sono dei veri specialisti, piloti che talvolta rendono meno in condizioni d’asciutto. Solo pochi di loro riescono a dare tutto in ogni condizione. Marc Marquez è uno di questi
FABIO QUARTARARO - Il francese, campione del mondo in carica, con la pioggia fa ancora fatica, anche se ultimamente sta facendo progressi (come dimostra il terzo posto nelle Libere 3 a Portimao, svolte sul bagnato)
ANDREA DOVIZIOSO - Ai tempi della Ducati, Dovizioso era al pari di Marquez sul bagnato, non a caso gli ha conteso il titolo per tre stagioni di fila
VALENTINO ROSSI - Il campione di Tavullia sapeva vincere ovunque. L’esperienza conta, perché Rossi all’alba della sua incredibile carriera sotto l’acqua era spesso in crisi. Col tempo ha imparato, aiutato da un talento infinto
JACK MILLER - In generale gli australiani (come Jack Miller, nella foto), i sudafricani e gli americani hanno una discreta sensibilità in condizioni difficili. Ma non c’è una vera e propria regola. Molto dipende dal feeling personale, che varia da pilota a pilota, mentre l’aspetto tecnico conta meno di una volta
Oggi tra i migliori piloti da bagnato ci sono anche Johann Zarco, Brad Binder, Alex Marquez, Pecco Bagnaia se la cava bene, e Marco Bezzecchi (nella foto) si sta rivelando una sorpresa
ENEA BASTIANINI - La "Bestia" ha scarsa dimestichezza con il bagnato, ma è solo questione di pratica. Ancora insufficiente nel suo caso
DANILO PETRUCCI - Adesso non corre più in MotoGP, ma durante i suoi anni in top class in Ducati (prima con il team Pramac, poi con la squadra ufficiale) Danilo ha dimostrato di essere uno dei piloti più forti sul bagnato
Con i due tempi il bagnato era un’insidia, spesso senza scampo. Quei motori avevano un’erogazione appuntita, controllarla era questione di “manico” come si dice in gergo. Di polso insomma (nella foto Kevin Schwantz, un "mago" della pioggia).
L’elettronica di oggi è un aiuto formidabile, tant’è vero che i motori V4, di norma più potenti, sono comunque quasi sempre davanti. Merito dei controlli di trazione, delle mappature dedicate e di tutti quei congegni che possono addolcire la potenza (nella foto la Ducati di Bagnaia).
Ma nel bagaglio di un campione la capacità di adattarsi a ogni condizione resta comunque una dote essenziale