Moto3: Foggia e Vietti, la carica dei 2001 di Sky-VR46

MotoGp

Mario Lorenzo Passiatore

Dennis Foggia e Celestino Vietti Ramus durante la presentazione ufficiale del Team

Lo Sky Racing Team VR46 è l’unica squadra in Moto3 a schierare due piloti nati nel 2001. Entrambi hanno conquistato un podio nella passata stagione e sono pronti a dire la loro nel 2019. Questa sera, a partire dalle 20.30 saranno ospiti alla trasmissione di TV8 "Guess My Age"

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Vietti, piemontese come Pecco: “Spero di emularlo”

La Mission è sempre la stessa, la crescita dei giovani talenti attraverso la passione e la dedizione del team, giovani come nel caso di Dennis Foggia e Celestino Vietti Ramus. Parliamo di due “centennials” ma non saranno certamente gli unici in griglia al Motomondial 2019. Entrambi sono  nati nel 2001 e corrono con gli stessi colori nella stessa categoria: un sfida nella sfida! E questa sera sono protagonisti di "Guess My Age"  il format di Enrico Papi su TV8 che andrà in onda alle 20.30.

Foggia: voglia di stupire

Da bambino era il “Missiletto”, il motivo è chiaro vista la passione smisurata per i motori, oggi Dennis è diventato per tutti “The Rocket”. Romano, amante degli animali: ha due cani, di cui uno è un Bulldog che è tuttora la sua mascotte. Tra i passatempi preferiti ci sono i tatuaggi, per il momento ne ha fatti “solo” dieci ma, giura, presto potrebbero arrivarne altri.

Diciotto anni appena compiuti il 7 Gennaio, ha già alle spalle un anno in Moto3. L’esordio nel 2017 in Repubblica Ceca come Wild Card, anno in cui ha trionfato nel Mondiale CEV. Ha centrato un podio nell’ultima stagione, un terzo posto conquistato in Thailandia quando mancavano 5 gare alla fine del Mondiale, sfiorando anche la vittoria a Motegi (quarto a pochi millesimi dal vincitore). Inoltre, è stato il primo pilota del 2001 a conquistare un podio. Foggia vuole ripartire da qui, dopo una stagione di apprendistato alle spalle e una voglia matta di lasciare il segno in Moto3. Il 2019 porta in serbo diverse novità, tra cui il numero: lascia il dieci e prende il sette, il giorno del suo compleanno.

Vietti: rookie già noto

Intuitivo, estroverso ed estremamente curioso, Pablo Nieto lo ha definito “l’uomo perché” per la sua predisposizione ad approfondire e chiedere ogni aspetto tecnico. E’ cresciuto con il mito di Valentino Rossi e ha esultato per la vittoria del Mondiale di Pecco Bagnaia, piemontese proprio come lui.

Si avvicina al mondo dei motori da piccolissimo, una passione trasmessa dal padre che ha un’officina di trattori e macchine agricole. Per gli amici era “Cele” poi con il tempo è diventato “Celin” e vista la stagione positiva con il nuovo appellativo, ha preferito non cambiarlo più. Scaramantico al punto che, dopo aver vinto una gara del campionato italiano, svestendosi si accorse di avere le mutande al contrario. Da quel giorno per quattro anni, a ogni gara le ha indossate così. Motori e non solo, tra i passatempi preferiti ci sono la BMX, il downhill e lo snowboard.

Celestino Vietti Ramus si era ben presentato già nella passata stagione, ha sostituito infatti l’infortunato Bulega nelle ultime quattro gare dello scorso anno. Insomma, un po’ di rodaggio, prima di presentarsi a tutti gli effetti come pilota titolare nel 2019. Tra l’altro, ha trovato tempo e modo di piazzare anche un podio in Australia (terzo a Phillip Island). Vietti ci ha riprovato in Malesia, poi è caduto quando era in terza posizione. Ha chiuso in zona punti in 3 delle 4 gare disputate, e non è ancora maggiorenne. Adesso, la sua prima stagione in Moto3:  Il rookie Celin avrà il numero 13 ed è pronto a stupire fin da subito.