L'alfabeto del Mugello: il Team racconta il GP d’Italia

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Mugello

Le emozioni del circuito italiano raccontate da piloti e tecnici Sky VR46. Ognuno ha scelto una lettera, abbinandola alla pista. L’atmosfera, il tifo, la tradizione, le curve e i continui saliscendi. Tutto dalla voce dei protagonisti

L'alfabeto del Team - VIDEO

Sky VR46, orgoglio Tricolore per il GP d'Italia

Dalla A di Adrenalina alla Z di zampata finale, specie dopo l’ultima curva dove è importante stare dietro per poi sfruttare la scia sul rettilineo. Piloti, tecnici e meccanici hanno raccontato la gara di casa scegliendo una lettera dell’alfabeto. Il Mugello è una roba diversa rispetto agli altri GP, perché qui non si dorme, si vive in maniera passionale e coinvolgente tutta la settimana, in attesa dei motori. In gradinata, sul prato o tra le colline, purché si veda e si senta qualcosa. Dennis Foggia, per esempio, fa fatica a prendere sonno ed è costretto a ricorrere all’uso dei tappi. Qui non ci si ferma mai, nemmeno durante la notte.

L'alfabeto delle curve tricolori 

Una gara unica per i piloti italiani, con continui saliscendi che ne fanno una pista tecnica, allo stesso tempo veloce e con tante curve differenti. Nell’alfabeto non poteva non esserci la S di San Donato: la prima curva dopo il rettilineo. La più lenta del circuito che richiede tanta stabilità in frenata. Oppure l’Arrabbiata, una doppia sequenza di curve che, secondo Pablo Nieto, resta la più difficile del circuito. C’è anche la C di Casanova – Savelli che comporta un rapido cambio di direzione in discesa, senza mai forzare l’ingresso. Quindi la Bucine, l’ultima curva che offre diverse traiettorie, ma guai a sbagliare lì all’ultimo giro. Secondo David Munoz è la più importante, perché in questo punto si sono decise tante gare e, chissà, magari anche in futuro. Queste solo alcune, in attesa dell’evento e del frastuono dei fan, il consiglio è sempre lo stesso: “Gas a spranga” (Marco Urani docet). Insomma, al Mugello non si dorme mai e bisogna sempre dare tutto fino alla fine, fino all’ultima curva e oltre.