Indycar, St. Petersburg: Scott McLaughlin batte Palou e vince per la prima volta

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Matteo Pittaccio

Team_Penske - Twitter

Il 2022 della NTT IndyCar Series è partito a St. Petersburg, scenario di una gara molto lineare e quasi priva di interruzioni. Nel cittadino della Florida Scott McLaughlin vince battendo Palou nel finale e conquista il primo successo in IndyCar. Podio completato da Will Power

In una St. Petersburg calda e colma di appassionati abbiamo raccontato la prima gara della stagione IndyCar 2022. Al termine dei 100 giri in programma l’ha spuntata Scott McLaughlin, scattato dalla Pole Position e autore di un gran premio pressoché perfetto. Il neozelandese del Team Penske ha resistito ad Alex Palou negli ultimi giri vissuti con la tensione della gestione carburante, artigliando il primo successo in carriera nella serie americana. Palou si è comunque detto soddisfatto del secondo posto, obiettivo raggiunto in un fine settimana iniziato con molte difficoltà tra setup e incidenti. Il campione in carica, partito decimo, ha subito dimostrato un ottimo passo gara e, approfittando della caution provocata dall’incidente di David Malukas, ha artigliato un secondo posto occupato fino alla bandiera a scacchi.

 

Completa il podio Will Power, molto competitivo in generale sebbene sofferente nel mandare in temperatura le gomme. L’australiano, infatti, ha faticato sia in partenza (gomme dure) sia dopo la caution (gomme morbide) ma ha recuperato terreno e prestazione con il passare dei giri. Quarto posto firmato Colton Herta, vincitore lo scorso anno. Il pilota Andretti Autosport ha lottato fino alla fine con Rinus VeeKay, sesto, scavalcando l’olandese nei giri finali e chiudendo la gara ai piedi del podio. Quinta posizione per un altro pilota Andretti, Romain Grosjean. Il francese, alla prima gara con il nuovo team, ha approfittato di un VeeKay in crisi con gomme e carburante per ottenere un buon piazzamento tra i primi cinque.

 

Proprio VeeKay ha messo in pista una velocità eccellente, unità tuttavia ad una gestione di pneumatici e bioetanolo non all’altezza della zona podio. Nelle fasi finali di ogni stint, VeeKay ha quindi perso decimi e regalato posizioni, sebbene sia comunque riuscito a chiudere la gara in una ottima sesta posizione.

Una delle sorprese della giornata si ritrova nel team Rahal-Letterman-Lanigan Racing, partito con le tre vetture oltre la Top10. Con il passare dei giri Graham Rahal, Takuma Sato e Christian Lundgaard hanno invertito la tendenza, portandosi nei primi dieci prima dello stint conclusivo. Rahal è passato sotto la bandiera a scacchi in settima posizione e Takuma Sato ha chiuso la 200esima gara della carriera in decima piazza davanti al compagno Christian Lundgaard, pilota esordiente.

 

Tra Rahal e Sato troviamo Scott Dixon e Marcus Ericsson, altalenanti nelle prestazioni. Il primo ha seguito una strategia diversa tale per cui fosse necessaria una sosta (tra l’altro non perfetta) a ventidue giri dalla fine. Il secondo, invece, sembrava lontano dalla Top10 durante la parte centrale della gara ma, grazie ad un buon ritmo nell’ultimo terzo di GP, ha recuperato terreno passando sia Lundgaard sia Sato e chiudendo il round di St. Petersburg al nono posto. Delusione totale per Arrow McLaren SP, uscita dal primo round con Pato O’Ward al dodicesimo posto e Felix Rosenqvist al diciassettesimo. La gara di O’Ward è stata influenzata da una strategia non riuscita (simile a quella di Dixon) mentre Rosenqvist non ha mai avuto il passo per risalire la classifica dopo il ventunesimo posto in qualifica.

 

Anche Meyer Shank Racing ha incontrato delle difficoltà che hanno allontanato entrambi i piloti dalle posizioni che contano. Simon Pagenaud ha percorso buona parte del Gran Premio nelle prime dieci posizioni ma, così come per O’Ward e Dixon, la strategia non ha pagato e il francese ha chiuso il primo round anche dietro al compagno Castroneves, quattordicesimo e in crisi per tutto il weekend. 

 

La gioia del Team Penske viene macchiata dalla gara opaca di Josef Newgarden, arrivato sedicesimo sul traguardo. Il due volte campione IndyCar sta prendendo confidenza con le nuove figure della squadra, non ancora efficiente nel gestire le chiamate strategiche. Non è andata meglio ad Alexander Rossi, rimasto in pista durante la prima ed unica caution, scelta alla fine sbagliata vedendo gli esiti della corsa. Prossimo appuntamento della NTT IndyCar Series il 20 marzo, quando la serie correrò nell’ovale del Texas la XPel375.