Rally del Belgio, Tanak conquista Ypres: seconda vittoria consecutiva

wrc

Gabriele Cogni

©Getty
tanak_getty

L'estone sfrutta l'errore del compagno di team e padrone di casa Neuville e vince anche in Belgio. Primo errore per Rovanpera che deve accontentarsi dei punti di Power Stage

L'avevamo lasciato sul primo gradino del podio di Jyvaskyla. Lo ritroviamo ancora lì, più in alto di tutti, anche ad Ypres. È un momento magico per Ott Tanak, capace di trasformarsi nell'antidoto a Rovanpera in sole due settimane. Due vittorie da fenomeno, ma molto diverse tra loro. La prima di cuore, a casa di Toyota e del leader del mondiale, dove ha saputo colmare il gap tecnico tra la Yaris e la i20 prendendosi i dovuti rischi. La seconda di testa, nella terra del suo compagno di squadra Thierry Neuville, messo sotto pressione dallo stesso Tanak e finito in uno dei tanti canali disseminati sulle prove speciali ad ovest di Bruxelles.

 

Fuori gioco Neuville, l'estone si è dovuto preoccupare di Elfyn Evans alle sue spalle. Nonostante il gallese sia rimasto sempre sotto i 10'' da lui, Ott è sempre sembrato in controllo della situazione. Certo, su Evans pesa la penalità di 10'' presa alla fine della giornata di sabato per essere arrivato in ritardo al CO di inizio prova. Ma resta anche la sensazione che Tanak sia stato un freddo calcolatore e che comunque Evans non sarebbe riuscito a scavalcarlo. Fuori Rovanpera e fuori Neuville, a chiudere il podio ci ha pensato un ottimo Esapekka Lappi.

Tanak Rally di Belgio
©Getty

Tanak-Neuville: nervi tesi

Ad Ypres, la sfida tra i due piloti Hyundai non si è limitata al classico botta e risposta con il cronometro ma è sfociata anche in un battibecco nelle interviste. Oggetto del contendere i non meglio precisati problemi alla trasmissione lamentati da Tanak

sulle prove del sabato mattina e commentati da Neuville con un sarcastico: "Se lui ha problemi alla trasmissione, io ho tre cilindri!". Come a dire: come fai a fare quei tempi lì se hai dei problemi tecnici? 

 

L'estone non ha preso bene la battuta del compagno e, stuzzicato dai giornalisti dopo l'uscita di strada del belga, ha fatto pubblicamente capire che non gli piace passare per bugiardo: "Non so cosa stesse pensando. Siamo compagni di team e non dovremmo farci la guerra tra noi. Dovremmo fare squadra e combattere con gli altri". La miccia è accesa. Ora sta a Hyundai spegnerla, prima che la bomba esploda.

Rovanpera: errore veniale

Come al solito Kalle è partito per vincere. Forte dell'enorme vantaggio in classifica piloti ha deciso di attaccare fin da subito, sfruttando la sua posizione di partenza (a differenza della terra, su asfalto chi parte per primo è avvantaggiato). Ma è durato poco. A metà della PS2, ha anticipato troppo una curva a sinistra "a causa di una nota sbagliata" ed ha distrutto la sua Yaris Rally1. D’atra parte, un errore nell'arco di un intero campionato è da mettere in contro. È sempre successo anche a Loeb e Ogier nei loro anni d’oro. La fortuna del ventunenne finlandese è che il roll bar della vettura non si sia piegato e, grazie ad un incredibile lavoro di ricostruzione fatto dal team nel flexi service di venerdì sera, di poter ripartire l'indomani. Un momento importante, che gli ha permesso di continuare a fare esperienza sulle strade di Ypres e soprattutto di andarsi a prendere il massimo dei punti nella Power Stage di domenica: cinque, che portano il suo bottino a 203, contro i 131 di Tanak.

Breen e Fourmaux: errori capitali

Uno con l'onere di dover dimostrare di meritarsi il posto di prima guida all'interno del team. L'altro, con il semplice obiettivo di arrivare. Breen e Fourmaux hanno disatteso le aspettative della vigilia con le loro uscite di strada, toccando il punto più basso

della loro già difficile stagione. 

 

Per Craig resta l'amarezza di non aver saputo sfruttare al meglio un trittico di appuntamenti prediletti. Puntava tanto sui risultati in Estonia, Finlandia e Belgio ma ne esce con le ossa rotte: tre incidenti e solo 4 punti conquistati. Davvero troppo

poco per il pilota di punta di Ford. Fortuna sua che ha un contratto valido per due stagioni. Ora deve cercare di chiudere l'annata in maniera decorosa, per poi rilanciare le sue ambizioni il prossimo anno.

 

Per Adrien gli alibi sono invece finiti. Troppo lento quando non vuole sbagliare. Troppo falloso quando vuole dimostrare di essere veloce. Ha deciso di non ascoltare le richieste della squadra, di non accontentarsi di essere quinto e migliore tra le Puma. Ha voluto sfidare Oliver Solberg per la quarta posizione ed è finito fuori strada, per l'ennesima volta. È probabile che M-Sport decida di non schierarlo in Grecia. È possibile che la sua carriera sia davvero a rischio.

La classifica iridata piloti (Top 5) dopo il Rally del Belgio

  • Rovanpera 203 punti
  • Tanak 131
  • Evans 116
  • Neuville 106
  • Katsuta 92

La classifica iridata costruttori dopo il Rally del Belgio

  • Toyota 381 punti
  • Hyundai 293
  • Ford 188